Gli ultimi aggiornamenti sul caso Ragusa fanno sapere che la Corte di Cassazione ha accolto i ricorsi presentati dalla procura e dalle parti civili e ha annullato il proscioglimento di Antonio Logli, nel processo per la scomparsa della moglie Roberta Ragusa, scomparsa a gennaio del 2012 dalla sua abitazione di Gello, a San Giuliano Terme (Pisa). La Suprema Corte accogliendo i ricorsi ha così rinviato gli atti al tribunale di Pisa per un nuovo giudizio.
“E’ una sentenza che non cambia nulla – ha dichiarato il difensore di Logli, Roberto Cavani – rispetto alla nostra linea difensiva. Attendiamo di leggere le motivazioni della Cassazione per capire cosa abbia spinto i giudici a prendere questa decisione”. Intanto, l’avvocato Nicodemo Gentile, parte civile per conto dell’associazione Penelope Italia, ha annunciato che ci sarà un nuovo processo. L’associazione senza scopo di lucro è nata nel 2002, con l’intento di sostenere anche pubblicamente i familiari di persone scomparse, su iniziativa di Gildo Claps, fratello di Elisa, la giovane scomparsa a Potenza nel 1993 e il cui cadavere venne ritrovato nel sottotetto di una chiesa il 17 marzo nel 2010.
“Siamo soddisfatti – ha commentato lo stesso Gentile – perché si riapre la speranza di dare giustizia a Roberta”. A presentare ricorso erano stati, oltre alle parti civili e alle procure di Pisa e di Firenze, anche i familiari della donna, per la cui scomparsa il marito è imputato: Logli è, infatti, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere.