Cosenza – Il capo del consiglio, Matteo Renzi, aveva già annunciato l’intenzione di riaprire la Salerno-Reggio Calabria e giovedì mattina, si è recato a Mormanno per presenziare alla cerimonia per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria omonima dove ha affrontato nuovamente l’argomento.
“La Salerno-Reggio Calabria è diventata il simbolo delle cose che non vanno – ha dichiarato il premier – Alla stampa estera i giornalisti, quando ho annunciato per il 22 dicembre la conclusione dei lavori di ammodernamento e l’inaugurazione, si sono messi a ridere. E ridevano dell’Italia”.
“In questo cantiere – ha aggiunto – tagliamo i pregiudizi nei confronti del nostro Paese. Ci vuole l’Italia che corre e che fa le cose e non che ingrassa i conti correnti degli avvocati per le varie cause. Non è possibile che l’Alta Velocità si fermi a Salerno. Bisogna che arrivi a Reggio Calabria”.
“Ci sono tre miliardi di euro da investire in Calabria nei prossimi anni nelle strade. Ci sono 500 milioni per le trasversali e bisogna ammodernare la Strada statale 106. Ma la Salerno-Reggio Calabria non è la sola infrastruttura di cui questa regione ha bisogno, perché ci sono infrastrutture immateriali come la banda larga”.
E ancora: “Se in Europa si parlasse più di investimenti e meno di austerity sarebbe meglio e i Paesi funzionerebbero meglio. Se smettiamo di lamentarci torniamo ad essere guida in una Europa smarrita. Ci vogliono gli italiani. Quando chiedo impegno agli italiani non è per avercela contro i gufi ma perchè noi vogliamo che l’Italia torni a credere in se stessa. Ecco perchè serve il richiamo alla fiducia”.
“Quando i ragazzi vanno via dalla loro terra per trovare un lavoro è una delusione ed un dolore per tutti – ha concluso – Noi il Sud lo riprendiamo punto per punto, centimetro per centimetro, e lo riportiamo alla guida del Paese”.