Roma – Che l’inquinamento ambientale sia sempre più diffuso è evidente e lo dimostrano i continui cambiamenti climatici. Ora l’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, ha lanciato un ulteriore allarme: l’inquinamento ambientale contribuisce all’insorgenza di oltre 100 malattie.
Secondo le ricerche effettuate dall’Oms, nel mondo 12,6 milioni di morti all’anno, pari a una su quattro, sono attribuibili all’inquinamento ambientale. In particolare, in Europa nel 2012, l’esposizione a fattori di rischio ambientale legati al luogo in cui si vive o si lavora è costata la vita a 1,4 milioni di persone.
I ricercatori hanno emanato il “Preventing disease through healthy environments: a global assessment of the burden of disease from environmental risks”, a 10 anni di distanza dalla prima edizione, che spiega come i fattori di rischio ambientale come l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, le esposizioni chimiche, i cambiamenti climatici e le radiazioni ultraviolette contribuiscono all’insorgenza di più di 100 malattie e danni alla salute.
Tra i paesi più colpiti ci sono quelli a basso reddito e del sud-est Asiatico nonché quelli del Pacifico occidentale. Tra le principali malattie causate dall’inquinamento atmosferico ci sono: ictus, malattie respiratorie croniche, tumori, infezioni delle vie respiratorie, malattie diarroiche e molte altre.
D’altronde, aria malata, terra malata e acqua malata non possono che creare cibo inquinato e ambiente tossico in cui il primo a rimetterci è proprio chi l’ha creato: l’uomo.