Sarcofagi etruschi dipinti, statue in marmo, lastre affrescate di epoca compresa tra VII sec. a.C. e II sec. d.C. Sono solo alcuni dei reperti archeologici di assoluta bellezza e interesse storico-scientifico, recuperati dai carabinieri del comando tutela patrimonio culturale al termine di una complessa attività investigativa in ambito internazionale, coordinata dalla procura della Repubblica di Roma, e presentati questa mattina all’interno della Caserma La Marmora, a Roma.
I reperti archeologici, rimpatriati da Ginevra (Svizzera, provengono da scavi perpetrati in Etruria Meridionale, Sicilia, Puglia, Campania e Calabria e il cui valore complessivo si aggira sui 9 milioni di euro.
Le indagini dei militari dell’Arma hanno permesso di individuare i reperti all’interno di caveau del Porto Franco di Ginevra, nella disponibilità di due trafficanti.
Le perquisizioni, coordinate dall’autorità giudiziaria di Ginevra e alla presenza dei Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tpc, hanno consentito il rinvenimento di 45 casse contenenti reperti archeologici sprovvisti di documentazione giustificativa, lasciati in deposito da un mercante d’arte inglese. Il tesoro, finito sotto sequestro, è stato poi consegnato all’autorità giudiziaria italiana.