Sparatoria Bruxelles, arrestati due terroristi: bandiera Isis nel covo

di Stefania Arpaia

Bruxelles – La polizia belga ha arrestato due terroristi nel corso del blitz di martedì pomeriggio nel sobborgo Forest di Bruxelles. Lo ha riferito il procuratore federale di Bruxelles, precisando che altri due presunti jihadisti scappati dopo la sparatoria sono tuttora in fuga.

In un primo momento si era diffusa la notizia che altri due fuggitivi fossero stati presi e che si trattasse dei fratelli Khalid et Ibrahim El Bakraoui, personaggi già noti alle forze dell’ordine. I due, dell’età di 27 e 30 anni, sono ricercati rispettivamente per terrorismo e per una condanna in contumacia. 

Un terzo terrorista era stato ucciso durante il blitz di ieri. La Procura belga ha confermato ufficialmente che non si tratta di Salah Abdeslam, unico superstite tra gli attentatori di Parigi e in fuga dal 13 novembre. 

Durante le perquisizioni nell’appartamento dal quale è partita la sparatoria, oltre a una bandiera nera dell’Isis, sono stati rivnenuti undici caricatori per kalashnikov e tantissime munizioni. La retata, secondo quanto ha riferito il premier belga Michel, aveva come obiettivo un gruppo logistico di supporto ai terroristi specializzato nella falsificazione di documenti.

Michel ha annunciato che “dopo il blitz compiuto nella serata di martedì, ci saranno altre operazioni di polizia nelle prossime ore e nei prossimi giorni”. “Le operazioni continuano dalla notte, la minaccia terroristica rimane”, ha aggiunto.

Il premier ha poi rivolto un appello alla popolazione “affinché resti calma”. Appello condiviso anche dal borgomastro di Forest, Marc Jean Ghyssels: “Non c’è alcuna minaccia specifica che pende sulle istituzioni o sui cittadini. Si è trattato solo di una perquisizione che è andata storta”. 

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