Napoli – “Alla periferia del mondo” è un libro d’avventure vissute da Ugo Trojano all’interno delle crisi internazionali dei nostri tempi e raccontate con l’occhio attento e disincantato di uno dei pochi protagonisti italiani delle missioni civili degli organismi internazionali.
L’opera ha un importante valore storico e giornalistico non solo perché ripercorre tappe importanti della nostra storia recente rivelando fatti inediti o poco noti ma anche perché evidenzia luci e ombre nell’approccio dell’Italia alle missioni degli organismi internazionali vanificando spesso sforzi e sacrificando interessi nazionali.
Aspetti che Trojano, funzionario che ha lavorato sempre sul campo dall’Africa ai Balcani al Medio Oriente e poco avvezzo ai cocktail party del mondo diplomatico, ha potuto toccare con mano in più occasioni misurandosi con le tremende sfide dello sviulppo nel Terzo mondo, delle crisi internazionali e della stabilizzzazione post-bellica.
Il libro è anche il diario di un viaggio durato oltre 30 anni che comincia tra le dune del Sahara mauritano e raggiunge le piatte distese desertiche dell’Iraq meridionale passando dal Senegal, da Gerusalemme e dal Kosovo. Una conclusione solo temporanea perché il viaggio di Ugo Trojano continua oggi in Niger, protagonista della missione europea Eucap Sahel-Niger.