Carinaro – Non voglio rispondere alle idiozie scritte dal consigliere comunale Bruno Capoluongo in quanto è cugino di mia moglie. Ed io rispetto prima le persone e poi la parentela. Ma permettetemi una doverosa precisazione, che va fatta rispetto alle sciocchezze da lui pubblicate.
“L’attore” Capoluongo, non menzionato da nessuno né tirato in ballo nella nota polemica che intercorre tra il gruppo di minoranza e l’attuale presidente del Consiglio comunale, tutto d’un tratto entra in scena! Mi sono chiesto: vuoi vedere che costui ha confuso l’aula consiliare con una delle tante scenette che va esibendo sui palcoscenici? Boh!
Oggi leggo che quella parte del Pd “che sostiene la maggioranza” prende parola e scrive a suo sostegno e dei fatti denunciati dal sottoscritto. Ma se colui che ha redatto la nota, che capisce un tubo, non nemmeno di cosa si sta discutendo! Anzi, il tutto diventa il solito artifizio meschino e fuorviante affinché vengano deragliati i problemi seri, vomitando solo livore.
Veniamo ora a quanto accaduto in Assise. Dopo l’interruzione di 15 minuti dei lavori del Consiglio comunale i due capigruppo (io e Capoluogo) si sono portati nella stanza del segretario comunale, il quale, molto garbatamente, ci ha edotti dell’accaduto e, dopo aver aspettato che mi portassero gli occhiali (lasciati sul banco dell’aula consiliare), abbiamo letto un articolo del regolamento e il segretario comunale ha detto queste testuali parole: ‘Senta Barbato, ora da galantuomini, quali siamo tutti e tre, ci impegniamo a non continuare la polemica e rientriamo in aula. E parlo solo io, mi raccomando. Io, da uomo di pace e delle istituzioni, mi sono immediatamente rimesso alla saggia proposta del dottor Attanasio. Mentre io, secondo le sciocchezze scritte, sarei rientrato con la coda tra le gambe e sarei stato non capace di controbattere! A chi poi? Ma almeno la verità in vita sua l’ha mai detta questo signore Capoluongo!
Credevo che almeno lui avesse fatto ammenda dell’accaduto e avesse detto la verità, che peraltro è ben visibile nel video del Consiglio comunale del 31 marzo 2016 che potete visionare, ammettendo che il capogruppo della minoranza aveva chiesto al sindaco, dopo che quest’ultima al punto all’ordine del giorno avesse dichiarato ‘nulla da comunicare’, gli egregi colleghi della maggioranza con in testa il presidente del Consiglio, che ancora una volta veniva meno al suo ruolo di garante e di terzietà, infierivano e si ribellavano contro il sottoscritto e contro i consiglieri della minoranza come se avessero ‘bestemmiato’.
Allora, ve lo ripeto, il capogruppo Barbato chiedeva al sindaco di riferire in aula, a tutti i consiglieri e al Consiglio nella sua interezza, ai cittadini cosa fosse successo l’otto marzo, in riferimento alla tragica scomparsa della piccola Rosa Di Biase, ma solo per ciò che riguardava gli avvisi di garanzia ricevuti dal sindaco, dalla giunta e da altri, in quanto appreso solo dagli organi di informazione.
Poi, sempre al sindaco, veniva chiesto di riferire sulla revoca della delibera sull’istituzione dell’isola ecologica perché vi erano stati dei ricorsi di cittadini carinaresi. Cosa che, a memoria d’uomo, a Carinaro non era mai successo, ossia che degli ‘amministrati’ ricorressero contro gli amministratori per rivendicare una loro posizione!
Ancora, noi della minoranza volevamo sapere, sempre riguardo alle comunicazioni del sindaco, della problematica della ludoteca, e cioè chi fossero le due donne (Capoluongo e Petrarca), quali fossero stati i criteri adottati per nominare queste due persone, visto che la cittadinanza non era stata sollecitata a presentare istanza di partecipazione e non era stato diramato un avviso pubblico per rendere edotti i cittadini sulla ricerca di donne da per la istituenda ludoteca. Visti i cognomi, quali metodi sono stati usati a discapito di tanti cittadini che non hanno ‘nessun santo in…Comune’? Queste sono state le comunicazioni che ci aspettavamo.
Se queste cose non vengono comunicate o riferite, o richieste in una pubblica adunanza del Consiglio comunale, che è la massima espressione della vita politica carinarese, ci spiegate dove le dovremmo sapere? Ma lo sanno che esiste una legge sulla trasparenza e, ancor di più, sulla messa a disposizione degli atti?
Pertanto, prima di scrivere o dire fesserie informatevi bene su compiti e ruoli, senza mai dimenticare che siamo in democrazia e non in un regime dove si vuole mettere a tacere la minoranza e ancor peggio il dissenso. Carinaro non dimentica…mai!
Giuseppe Barbato, capogruppo dell’opposizione