Aversa – Tanto centro, ma, soprattutto, tantissima destra a salutare la presentazione ufficiale della candidatura a sindaco di Gianpaolo Dello Vicario, sabato mattina, in un gremito Auditorium “Vincenzo Caianiello”.
Quella che doveva essere, almeno così era stato preannunziato, una conferenza stampa, si è trasformata in un happening del “centrodestra ufficiale”, con la presenza, tra gli altri, del presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo, del responsabile dei circoli “Silvio c’è”, Vittorio Romano, conosciuto anche per essere il marito della più nota Noemi Letizia. Tra i volti nostrani tre ex consiglieri comunali: Gino Della Valle, Gabriele Costanzo e Salvatore della Vecchia, oltre a Vincenzo Pagano, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia, Gennaro Morra e tanti volti storici della destra normanna.
Prima di prendere la parola l’avvocato aversano, sono intervenuti i leader locali della coalizione composta, oltre che da Forza Italia, Noi per Salvini, Aversa Libera, Balena Bianca e Fratelli d’Italia.
Per questi ultimi ha parlato Antimo Menditto, puntando sulla sicurezza e parlando di Dello Vicario come una scelta coerente. A seguire Carmen Argento di Aversa Libera che ha evidenziato la necessità di creare ad Aversa un indotto che non costringa i giovani ad emigrare, come avvenuto a suo figlio che a 24 anni è già da due a Londra.
Per la Balena Bianca intervento di Francesco Cirillo che ha sottolineato come la scelta di Dello Vicario rappresenti un no netto alle soluzioni preconfezionate e imposte.
Francesco Bortone, commissario locale di Fi e capogruppo azzurro in Provincia, ha dichiarato: “Il centrodestra siamo noi. Rappresentiamo il giusto mix tra esperienza e rinnovamento. Gianpaolo non è uno sprovveduto, sebbene giovane, è stato consigliere e assessore sia comunale che provinciale oltre che vice presidente della Provincia”.
A chiudere tra applausi continui Dello Vicario che ha sottolineato come la sua sia “una candidatura imposta dal basso al contrario di altre che sono volute da poteri forti che non sono presenti nemmeno ad Aversa ma in comuni limitrofi (facendo riferimento all’influenza sulla città normanna della famiglia Cesaro)”.
“Tre anni fa – ha continuato l’ex vicepresidente della Provincia – il partito mi ha chiesto di fare un passo indietro ed io l’ho fatto supportando una scelta che non condividevo, ma da uomo di partito mi sono anche candidato a consigliere. Questa volta è stato chiesto a qualche altro, ma la risposta è stata l’abbandono del partito. Debbo, allora, pensare che siamo davanti a velleità personali”.
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Foto di Lello Borzacchiello