Elezioni Aversa, Sagliocco: “Noi Aversani non poteva rimanere all’angolo”

di Antonio Arduino

Aversa – “Se avessi voluto accettare compromessi oggi non mi sarei dimesso”. Furono queste le parole che, intorno alle ore 12 del 3 settembre 2015, l’allora sindaco Giuseppe Sagliocco  pronunciò, a margine di un’intervista rilasciataci a caldo, dopo aver firmato, insieme ad 11 consiglieri di maggioranza, le dimissioni dalla carica di primo cittadino, confidandoci in via amichevole, quindi non ufficializzabile, di aver detto no alla richiesta arrivata da un consigliere che, in cambio del sì del sindaco, avrebbe garantito il voto positivo al bilancio che doveva essere approvato da lì a poche ore, se fosse stata indetta una nuova seduta del Consiglio comunale sospeso per l’imprevedibile assenza, per motivi di salute, del presidente dell’assemblea.

Ricordando queste parole ci è parso strano che, dopo aver dichiarato di voler andare da soli per dare continuità all’opera di Giuseppe Sagliocco, i componenti del movimento “Noi Aversani” abbiano deciso di convergere in una coalizione, quella che supporta Enrico De Cristofaro, forte della presenza di una parte dei consiglieri cosiddetti “dissidenti”, guidati da Paolo Galluccio che, dopo essere stato eletto nel 2012 tra le fila di “Noi Aversani”, poco dopo era passato sui banchi dell’opposizione. Così, pochissime ore prima della comunicazione ufficiale dell’adesione a De Cristofaro abbiamo chiesto conferma della notizia a Luciano Sagliocco, fratello del compianto sindaco e leader di “Noi Aversani”.

“Rimanendo da soli saremmo stati messi nell’angolo”, ha esordito. “Di conseguenza, per portare a termine il nostro programma, che è quello di completare le opere avviate da mio fratello Giuseppe, diventava obbligatorio aggregarsi”.

“Dopo aver detto no, per ragioni facilmente intuibili, a Vittorio Romano, esponente di Forza Italia che, in più occasioni, ci aveva chiesto di aderire al centrodestra rappresentato da Dello Vicario e non potendo, sempre per ovvie ragioni, andare con Stabile o con chi è sostenuto da Stabile – continua Sagliocco – abbiamo dovuto scegliere De Cristofaro che, dopo le polemiche fatte per le toppe d’asfalto su via Roma, aveva sottoscritto un documento, trasmesso in Comune, in cui elogiava i lavori eseguiti su via Roma”.

“E allora – prosegue – malgrado avesse tra i sostenitori Paolo Galluccio e Michele Galluccio, due dei cosiddetti ‘dissidenti’, abbiamo detto sì alla coalizione perché, se ci fossimo fatti influenzare da queste presenze e avessimo deciso per il no, saremmo dovuti andare da soli o rinunciare alla battaglia”.

“Così, una volta che nell’incontro tenuto con De Cristofaro abbiamo raggiunto un’intesa sui programmi, al punto che l’architetto ha sposato i nostri obiettivi, la scelta di far parte della sua coalizione era d’obbligo. Restare fuori sarebbe stato un venire meno all’impegno preso con noi stessi e dare un vantaggio agli avversari”, osserva Sagliocco che con “Noi Aversani” punta a conquistare tre posti in Consiglio comunale.

Un obiettivo che consideriamo difficile da centrare perché, ad oggi, l’eccessiva presenza di candidati alla carica di sindaco non dovrebbe consegnare ad alcuno la vittoria al primo turno che garantirebbe quel premio di maggioranza capace di regalare seggi anche a chi raccoglierà un numero basso di preferenze.

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