Il dietrofront di ‘Al Centro’, Dell’Aversana: “Livello bassissimo”

di Redazione

Sant’Arpino – Il Consiglio comunale di venerdì scorso, ha spinto il movimento politico culturale “Speranza e Futuro” a scendere in piazza Umberto I con un comizio politico. Si tratta del terzo comizio del movimento fuori dalla campagna elettorale.

Assemblee, dibattiti, presentazioni di libri, seminari, incontri, tavoli programmatici e comizi di piazza rientrano nel ‘modus operandi’ del movimento, “per dimostrare – spiegano – che esiste una politica diversa, fatta di valori e contenuti che vanno vissuti in mezzo alla gente”.

Ad introdurre la mattinata sono state due donne del movimento, Anna Romano e Loredana Di Monte, che hanno spiegato le ragioni per cui hanno consapevolmente deciso di aderire ad un progetto politico che nasce dal basso come ‘Speranza e Futuro’. A seguire, dinanzi al una folta platea, il coordinatore Giuseppe Dell’Aversana, ha rimarcato come il comizio sia scaturito dagli avvenimenti ultimi del consiglio comunale di venerdì 8 aprile.

“Non potevamo restare in silenzio – così ha esordito Dell’Aversana – di fronte ad un fatto politico gravissimo avvenuto in Consiglio comunale lo scorso venerdì. L’ennesimo di questa disastrosa pagina politico-amministrativa santarpinese. All’ordine del giorno del Consiglio la discussione della mozione di sfiducia sottoscritta dinanzi al notaio da ben otto consiglieri, tra i quali il consigliere Francesco Pezone, parte integrante del nostro movimento. Sei degli otto consiglieri firmatari della mozione, parte del gruppo ‘Sant’Arpino al Centro’ (Elpidio Maisto, Adele D’Angelo, Angelo Lettera, Andrea Guida, Giovanna Varlese e Manuela Cinquegrana) non si sono presentati in Consiglio per discuterla, ritrattando così la firma apposta dinanzi ad un pubblico ufficiale. Questo è un fatto senza precedenti, che fa sprofondare la politica santarpinese ad un livello bassissimo. Quanto verificatosi è emblematico di come la politica in questo paese si sia ridotta solamente alla ricerca del potere per il potere, senza alcun freno inibitorio. Venerdì, si sono messe insieme due esigenze senza morale, senza virtù. Una, quella del sindaco facente funzioni Aldo Zullo e dei suoi assessori, che mira a conservare la poltrona per altri sessanta giorni, svendendo la propria dignità ed aprendosi a chi lo aveva sfiduciato. La seconda esigenza, quella di un gruppo ‘Sant’Arpino al centro che rappresenta tutto il contrario di tutto, dove il legante è rappresentato esclusivamente dalla ricerca del potere a tutti i costi, motivo per cui i sei consiglieri di questo gruppo hanno ritrattato la mozione di sfiducia non presentandosi in consiglio comunale. I santarpinesi devono aprire gli occhi, perché non ci si potrà aspettare che vengano rispettati gli impegni presi con gli elettori da parte di chi non rispetta e ritratta la propria firma apposta davanti ad un notaio. Noi di ‘Speranza e Futuro’ con il nostro consigliere Pezone, la pensiamo diversamente, si tratta di scelte politiche, di coerenza e di dignità e non svendiamo la nostra linea politica perché preferiamo combattere una battaglia di valori”.

Intanto, lunedì 11 aprile, nella sala convegni del Palazzo Ducale “Sanchez De Luna”, alle ore 19.30, ‘Speranza e Futuro’ terrà un seminario con il magistrato Giovanni Conzo, noto per le sue battaglie alle mafie straniere ed alla criminalità organizzata. Oggetto del seminario saranno le “Buone pratiche amministrative per la promozione della Legalità”. Il tema sarà affrontato da Conzo, oggi procuratore aggiunto a Benevento, già sostituto alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e titolare di importanti inchieste sul clan dei casalesi, oltre che pubblica accusa in processi contro mafiosi e criminali ambientali e consulente della commissione parlamentare antimafia.

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