“Il Mondo a Sessa Aurunca”, settimana di scambio interculturale

di Ludovica Ambroselli

Sessa Aurunca – “Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti (…)Eccoci con un po’ più di speranza, eccoci con un po’ più di saggezza. Arrivederci fratello mare”. Con i versi del poeta Hikmet l’alunno Giuseppe Pinto salutava alla stazione i compagni venuti dal mondo intero a Sessa Aurunca, per portarci un po’ dei loro mari e della loro sabbia, come dice il poeta turco. Con questo saluto si è conclusa la settimana di scambio internazionale, dal 2 al 9 aprile, organizzata dai volontari del centro locale di Afs Intercultura, in collaborazione con l’istituto “Nifo” e il Convitto “Nifo”. Una settimana di incontri che hanno arricchito e commosso tutti coloro che hanno partecipato.

Venerdì scorso al Salone dei Quadri, nel palazzo di città di Sessa Aurunca c’è stato il saluto del primo cittadino Luigi Tommasino e di monsignor Orazio Francesco Piazza agli undici studenti provenienti da Paesi situati nei quattro angoli della terra. Una vera festa per Juan Carlos dal Mexico; Aybike e Deniz dalla Turchia; Efraim dall’Indonesia; Zichen Zhang dalla Cina; Florencia dalla Bolivia; Alice dalle Hawaii (Usa); Bam dalla Thailandia; Keita dal Giappone;  Malu dalla Groenlandia e Martina dall’Argentina a Cellole per il programma semestrale.

In questa occasione è stata consegnata anche la borsa di studio intitolata alla “Memoria del dottor Giuseppe Mascolo”, istituita per volontà del figlio Luigi per ricordare il sacrificio del padre vittima di camorra. Un gesto generoso che si ripete da cinque anni e che permette agli studenti meritevoli del territorio di vivere e studiare all’estero per un programma trimestrale. Quest’anno Mascolo ha consegnato, alla presenza della coordinatrice regionale Lucia Del Gaudio, l’attestato di vincita del concorso Intercultura a Sara Petruccelli, studentessa al terzo anno del liceo classico “Nifo”, che presto partirà per la Danimarca.

“Un’occasione unica di vita e formazione che trasforma i nostri giovani in cittadini del mondo e che arricchisce indirettamente il territorio. – ha affermato l’assessore alla Cultura Italo Calenzo che da anni sostiene il progetto educativo dell’associazione – Intercultura è una grande famiglia, una straordinaria realtà”.

Grande emozione e gioia per tutti gli studenti presenti che hanno assistito alle performance che per l’occasione gli studenti italiani, coadiuvati dai loro insegnanti, hanno preparato, uno spettacolo ricco, partecipato, intenso come lo è stata tutta la settimana di scambio. Gli studenti Afs ospitati dagli alunni del liceo classico, scientifico, musicale, infatti, non si sono fatti mancare niente, hanno condiviso attività didattiche a scuola ed escursioni sul territorio: alla Reggia di Caserta, Napoli, Pompei, la riviera di Ulisse. L’incontro con i giovanissimi delle scuole medie (De Sanctis, Convitto Nifo e Caio Lucilio) ha riscosso molto successo, una lezione interculturale alternativa senza libri ma ascoltando la storie, le leggende e la musica dei paesi rappresentati dagli studenti stranieri, i piccoli hanno imparato tante cose nuove a tu per tu con il mondo.

Colori, saperi e sapori per tutti: una settimana di scambio di opinioni politiche e sociali tra i più grandi, di confronto sugli usi e costumi; incontri che hanno cambiato il modo di percepire l’altro e che anche stimolato riflessioni e confronti, ma anche tante risate e abbracci. Un arricchimento offerto non solo agli studenti ma anche alle famiglie, ai docenti e ai volontari coinvolti.

Il dirigente scolastico Giovanni Battista Abbate con la sua politica scolastica lungimirante ha firmato una convenzione con l’associazione Intercultura onlus che da oltre mezzo secolo si occupa di educazione interculturale attraverso programmi di scambio individuali e di classe all’estero. La formazione interculturale oggi come oggi è un obbiettivo primario nel percorso di crescita dei giovani, un soggiorno in un altro Paese, in un’altra famiglia è oggi una necessità, ed è sempre più un’occasione di vita, di studio e di lavoro per gli adulti del domani. Il preside Abbate lo sa e ha inserito il progetto educativo di Intercultura nel Ptof.

“Una vera sfida quella dei docenti e delle famiglie – ha ricordato il dirigente – quella di aprirsi al mondo attraverso l’uguaglianza delle differenze, per una piena cittadinanza”. Intercultura è, oggi, il modello che permette a bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e l’identità di ciascuno.

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