Carinaro – Parlare del nuovo cimitero e liquidarlo in poche battute non è agevole, perché contiene problematiche e discussioni durate oltre 10 anni. Diciamo subito che il nuovo cimitero fu allora approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza; con il voto quindi anche di chi oggi lo critica per seguire la scia del vento. Una volta li chiamavano “voltagabbana”.
Quello della grandezza del nuovo cimitero è una storia vecchia, abbiamo già in passato dimostrato che il progetto approvato dalla mia amministrazione è inferiore per estensione a quello ipotizzato in uno studio dell’ingegner Pitocchi, commissionato dal sindaco dell’epoca Salvatore Affinito, nella cui maggioranza c’era Dell’Aprovitola.
Inoltre, il progetto che il sindaco Affinito e la consigliera Dell’Aprovitola avevano previsto sarebbe stato realizzato in un’unica soluzione, creando un autentico mostro che sarebbe rimasto inutilizzato per decenni, mentre il progetto da me fatto approvare verrà realizzato in più lotti, funzionali solo a soddisfare le richieste di chi lo ha prenotato e lo prenoterà.
Sull’estensione si tenga conto, inoltre, che il progetto è il risultato di un concorso di idee che avrebbe dovuto soddisfare anche le esigenze future, atteso che i cimiteri in nessun luogo si ampliano tutti gli anni. Inoltre, il progetto che sostenevano Dell’Aprovitola e Affinito era un progetto che si sarebbe realizzato in project financing, modalità attuativa certamente lecita ma che in Provincia di Caserta ha dimostrato di essere spesso veicolo di malaffare.
Il progetto che feci approvare io, invece, fu un progetto in autofinanziamento, una scelta quindi di trasparenza che rivendico con orgoglio.
Sul preteso spreco di soldi e sulla diversa distribuzione del carico finanziario le considerazioni della maggioranza sono più ridicole che strumentali. La realizzazione del primo lotto non poteva che comportare la realizzazione delle opere funzionali anche ai lotti successivi. C’è qualcuno che può immaginare che gli espropri si facessero un po’ per volta, ad esempio? C’è qualche asino che ha il coraggio di sostenere che opere quali mura perimetrali, impianti idrici, fognari, servizi igienici, viali, cancelli ai portoni e gli oneri tecnici e fiscali dovessero essere realizzate o pagati un po’ per volta, quando verranno costruiti anche gli altri lotti?
A quanto pare, ahinoi, a Carinaro gli asini non mancano! O si preferiva che queste opere collettive dovessero gravare sui 400 cittadini che hanno prenotato i loculi del primo lotto? Sarà compito delle amministrazioni che realizzeranno i lotti successivi recuperare il costo delle opere generali che obbligatoriamente sono state costruite adesso.
Ma mi domando: si può mistificare a tal punto? Anche sul bando “scuole innovative”, che ha portato a Gricignano un finanziamento di oltre 18 milioni di euro, il sindaco e il “Santone” che le scrive le note mentono spudoratamente. Viene detto che “Allegato alla delibera c’è anche l’elenco dei Comuni che potevano far domanda per ottenere il finanziamento”. Domando: perché in quell’elenco Gricignano non c’è ma ha avuto il finanziamento?
L’elenco che il “sindaco Pinocchio” cita è funzionale ad individuare solo quei comuni che soddisfano uno dei criteri previsti dal bando, Gricignano ha avuto il finanziamento perché aveva il requisito previsto al punto b.3) della delibera, e precisamente “localizzazione che consente di conseguire un obiettivo di riqualificazione urbana” che unito al requisito fondamentale di avere un terreno di proprietà ( e noi l’abbiamo) avrebbe permesso a Carinaro di aver un grosso finanziamento per costruire una nuova scuola e riqualificare la zona urbana del depuratore.
Ma vi siete domandati perché un’amministrazione che da due anni sfugge dal confronto improvvisamente inonda il web di dichiarazioni? Beh, il motivo è chiaro: si vuole spostare l’attenzione dai due temi più attuali che la sindaca si guarda bene anche solo dal citarli, ossia la vergognosa isola ecologica fuori al cimitero e l’ancor più vergognosa vicenda del dispositivo dell’Autorità nazionale anticorruzione che ha colpito Carinaro. Di queste cose, state certi, sentiremo ancora parlare!
Ad ogni modo il tempo delle favole e dei giardinetti per me è ancora lontano: finché avremo un sindaco barzellettiere, che scrive e scappa, rifugge dal confronto, tace sulle vergogne di cui è responsabile, il luogo dove potrà incontrarmi sarà solo la piazza. Io sono pronto a parlare di tutto, anche di via Volta. Ma state certi che lei non ci sarà…
Mario Masi