Aversa – Isole ecologiche di prossimità addio. Il Comune perde i fondi assegnati dalla Regione che avrebbero dovuto permettere la realizzazione delle mini isole ecologiche per contribuire a cancellare l’immagine di una città diventata discarica per la presenza di cumuli di rifiuti depositati in strade e piazze ad ogni ora del giorno.
Il 7 agosto 2015 erano state annunciate, in conferenza stampa, come realizzabili entro dicembre 2015. Sarebbero state ben otto. Collocate all’interno di Parco Coppola, in piazza Bernini, piazza Don Diana, Parco Cerimele-Palazzetto dello sport, piazzetta Lucarelli.
Contenitori interrati, in modo da eliminare le lunghe file di cassonetti, in cui depositare i rifiuti servendosi di una tessera magnetica che avrebbe permesso, in futuro, di valutare la quantità dei rifiuti depositati così da applicare un eventuale meccanismo di premialità capace di incentivare la collaborazione anche dei cittadini più ostinati a mantenere abitudini poco civili.
Un sogno realizzato in comuni limitrofi ad Aversa, come nella confinante Melito, concretizzabile grazie ad un finanziamento di 784.635 euro concessi con il Por Campania 2007/2013, Obiettivo Operativo 1.1, finalizzato specificamente ad ottimizzare la raccolta differenziata per incrementarne la percentuale.
I soldi c’erano e sarebbero stati sufficienti non solo a realizzare le isole ecologiche di prossimità ma anche ad acquistare nuovi contenitori da distribuire alle nuove utenze domestiche e sostituire quelli deteriorati, acquistare i contenitori per il porta a porta del vetro.
Il 12 agosto fu pubblicata sul Burc il bando per la gara d’appalto prevista per il 24 settembre ma, grazie alla ‘dis-amministrazione’ seguita alla conclusione anticipata della sindacatura Sagliocco, le isole ecologiche non sono state realizzate.
“Per sopraggiunte problematiche organizzative interne all’Ente”, spiegavano dalla casa comunale con una nota ufficiale che rinviava la gara a data da destinarsi. Poi la gara c’è stata. Però, successivamente, la ditta che si è aggiudicata l’appalto ha rinunciato, considerando che non avrebbe potuto concludere l’opera nei tempi fissati dal Por 2007/2013 per la concessione del finanziamento.
Dunque, niente isole ecologiche di prossimità, solo acquisto di nuovi contenitori, cosicché la parte più cospicua del finanziamento, quella destinata alla realizzazione delle isole di prossimità, è andata perduta e se la nuova amministrazione vorrà riproporle dovrà far partire un nuovo iter burocratico i cui tempi sono, generalmente, lunghissimi. Nell’attesa, alcune strade e piazze di Aversa continueranno ad essere simili a discariche.