Aversa – “Il decoro cittadino e la vivibilità sono il primo problema di cui si deve occupare l’amministrazione comunale e deve diventare il presupposto da cui partire. Guardando un po’ più in là della punta del proprio naso è facile capire che i benefici per l’intera collettività giustificano ampiamente gli sforzi economici da sostenere, restituire ‘normalità’ alla nostra città vuol dire migliorare la qualità della vita, incentivare l’economia e rivalutare il patrimonio immobiliare”.
Lo ha detto Michele Ronza, responsabile della lista “Aversa Domani con Enrico De Cristofaro sindaco”. “Un intervento di riqualificazione urbana ben organizzato e strutturato – continua Ronza – non necessita di grossissimi investimenti ma di una ottimizzazione delle risorse già impiegate, che siano semplicemente efficaci e mirate. Attivarsi per la gestione e cura del patrimonio verde, che già abbiamo, restituirebbe quel decoro andato perso e sarebbe sinonimo di buona amministrazione. Dalle aree verdi di cui la nostra città è dotata, oltre a costituire dei veri e propri polmoni capaci di migliorare la qualità dell’aria e mitigare il caldo estivo, e possibile strutturare la ripresa economica dell’intera città, diventando dei punti nevralgici della vita sociale”.
La proposta è di Manlio Mascolo, uno dei candidati di Aversa Domani è diventata uno dei cardini del programma elettorale. “Questo è, e dovrà essere, – ha spiegato Ronza – il vero punto di partenza per un futuro migliore per tutti. Aversa deve diventare una vera e propria città modello, la valorizzazione del suo territorio è il centro del rilancio di attività produttive e commerciali. Il passeggiare tra i rifiuti abbandonati per le strade dovrà essere solo un amaro ricordo, di una realtà di dimenticare, ma che oggi ci dona la capacità di scuotere le coscienze ed intervenire”.
Proposta accolta da Enrico De Cristofaro, che commenta: “Dobbiamo renderci conto – spiega il candidato sindaco – che, oltre ad essere un diritto per cui vale la pena lottare, è un dovere per i nostri figli. In effetti, a volerla dire tutta, non solo abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli un posto migliore di oggi ma abbiamo anche il dovere morale di inculcare nelle loro giovani menti la sensibilità alla cura del bene comune”.