Sant’Arpino – Purtroppo, mio malgrado, devo ritornare su un argomento di cui avrei fatto a meno di parlarne, soprattutto perchè ai cittadini di Sant’Arpino, e me ne scuso, interessa poco.
Spero che non si voglia aprire una corrispondenza epistolare, anche perchè sarà una campagna elettorale lunga e avremo modo di fare chiarezza.
Leggendo con la massima attenzione la “mozione” di alcuni componenti del circolo Sant’ Arpino Oltre (leggi qui), mi chiedo, dove ho sbagliato. Il percorso inizia quando il circolo culturale del mio paese, di cui mi onoro di far parte, alla vigilia di una campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale, in modo democratico e all’unanimità mi chiede di rappresentarlo, dandomi mandato di formare una lista, stabilendo degli indirizzi e un percorso politico da seguire.
Ho iniziato, insieme ad altri componenti del Circolo, incontri con associazioni, i partiti politici, singole persone impegnate nel sociale, cercando di mettere su un squadra competitiva, composta da persone con esperienza nei vari settori, giovani con la voglia di dare a questo paese quella scossa per farlo ripartire. Ebbene da detti incontri ho rilevato grosse difficoltà, i cittadini mi chiedono forti cambiamenti, mi chiedono discontinuità con il passato, mi chiedono di superare quella confusione che è avvenuta nella compagina amministrativa, dove si sono mischiati i ruoli, non si capisce chi governa e chi ha un ruolo di controllo.
Non comprendono più chi è stato legittimato dai cittadini al governo del paese. Sono queste le difficoltà che sto riscontrando, nel difendere il ruolo e l’operato di chi oggi dice che “non riusciamo mettere su una lista forte e competitiva, perché chi ci sta provando non tira”.
Continuo a leggere la “mozione”. “Un documento interno al gruppo Sant’Arpino Oltre che avremmo preferito tenere gelosamente custodito”. Vi ringrazio, ma questo documento gelosamente custodito, appena scritto e non ancora ricevuto da me, e dalla maggioranza di Sant’Arpino Oltre, già era in possesso di chi era interessato ad averlo. Forse per indebolire non certo me, ma il gruppo, ed il tentativo di far saltare tutto il lavoro fatto.
Vi sbagliate, lavoreremo con tutte le nostre forze affinché questo non accada e, visto il clima Pasquale che ancora oggi ci avvolge, spero che quello che un tempo si chiamavano 30 denari, oggi non si trasformino negli “opportuni contrappesi pre e post elettorali”.
Il presidente di “Sant’Arpino Oltre”, Domenico Iovinella