C’è anche l’italiana Elena Ferrante ( pseudonimo della scrittrice italiana) autrice di “Storia della bambina perduta” – quarto e conclusivo volume della saga “L’amica geniale” edito in Italia da E/O, pubblicato in inglese col titolo The Story of the Lost Child nella traduzione di Ann Goldstein – nella rosa dei finalisti del Man Booker. I libri candidati, da cui lo scorso marzo era stata selezionata una longlist di tredici, erano complessivamente 155. La lista dei finalisti include anche il premio Nobel turco Orhan Pamuk con A Strangeness in My Mind (La stranezza che ho nella testa, edito in Italia da Einaudi), il cinese Yan Lianke con The Four Books, l’angolano Jose Eduardo Agualusa con A General Theory of Oblivion, della sud-coreana Han Kang con The Vegetarian e l’austriaco Robert Seethaler conA Whole Life (Una vita intera, pubblicato in Italia da Neri Pozza)
La giuria è presieduta dal critico letterario Boyd Tonkin, che a proposito del sestetto finalista ha dichiarato: “Sono autori capaci di trasportare i lettori intorno al mondo verso ogni frontiera narrativa”. Il Man Booker è la versione internazionale del britannico Booker Prize e prende in considerazione libri di ogni nazionalità e lingua purché tradotti in inglese. Nato come premio alla carriera, da quest’anno e per la prima volta il Man Booker International Prize è un riconoscimento all’opera singola. L’autore e il traduttore del libro vincitore, che sarà proclamato a Londra il 16 maggio, si divideranno la somma di 50mila sterline. A tutti gli autori e traduttori finalisti vanno intanto mille sterline a testa.
La storia di Lina e Lenù ha conquistato milioni di lettori fino a oggi perché la Ferrante, raccontandoci di loro, non è scaduta mai nella banalità, non è stata mai ripetitiva né ridondante. Le due donne, con le loro storie che si intrecciano, affascinano e conquistano il lettore perché nascono nella sua mente come ricordi lontani di persone realmente incontrate. Condividono un’amicizia imperfetta e dolorosa che non sfiora mai l’assurdità romanzesca o teatrale e sono talmente ben caratterizzate che vivono di vita propria.
Voci insistenti vogliono la Ferrante come favorita alla vittoria, ma per ora, volendo essere anche un po’ scaramantici come direbbero alcuni personaggi dei suoi libri (tutti ambientati a Napoli), possiamo dire che ha avuto la meglio su 155 candidati.