Isernia – Sarebbero 47 su 60 le gare d’appalto truccate che hanno condotto all’arresto, giovedì, di 4 persone. A compiere l’operazione la guardia di finanza di Isernia che ha scoperto gli illeciti nel molisano.
“Condotte atte a turbare le procedure”, così le fiamme gialle hanno spiegato il modo di operare di operatori economici e funzionari pubblici che avrebbero realizzato una truffa pari a 5.198.279 di euro. In totale, gli appalti considerati avevano un valore di 27.107.751 euro.
A finire in manette anche il primo cittadino di Forlì del Sannio, Roberto Calabrese, e suo fratello. In base a quanto riferito dai finanzieri, sono 23 le amministrazioni comunali della provincia di Isernia e Campobasso coinvolte. Mentre sono 109 le imprese e 144 le persone indagate per i reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione, istigazione alla corruzione e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
“L’indagine ha messo in evidenza- hanno detto le fiamme gialle – una sconcertante commistione politico-gestionale della cosa pubblica riconducibile al funzionario pubblico, il quale, muovendosi a vari livelli, è riuscito a creare, nel tempo, una rete di amministratori compiacenti e amici ai quali riservare un trattamento privilegiato nella programmazione regionale per la destinazione dei fondi per il dissesto idrogeologico, in forza del doppio ruolo da egli rivestito (funzionario pubblico e sindaco). Egli, infatti, piazzava con stucchevole disinvoltura incarichi di progettazione di lavori e appalti pubblici per lo più derivanti dai fondi che egli stesso procurava ai vari sindaci amici, anche grazie ad influenti contatti capitolini”.