Morti di eparina: scarcerata infermiera di Piombino

di Emma Zampella

È stata scarcerata Fausta Bonino, l’infermiera 56enne di Piombino, in provincia di Pisa, accusata di aver provocato la morte di decine di pazienti. Ad emettere la decisione è stato Il Tribunale del Riesame di Firenze che ha disposto la scarcerazione della Bonino. Secondo l’accusa, infatti, la donna sarebbe stata responsabile della morte di 13 pazienti ricoverati nel reparto di Rianimazione, uccisi con dose massicce di eparina.

I giudici hanno annullato l’ordinanza di arresto: l’infermiera adesso è libera. Durante il Riesame, la donna si è sempre dichiarata innocente. La Bonino ha chiamato il marito dal carcere don Bosco di Pisa, dove si trovava dal 31 marzo, dicendogli “vieni a prendermi”, come ha riferito l’avvocato della donna, Cesarina Barghini.

Fausta Bonino è uscita dal carcere senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti e cameraman che l’attendevano fuori. Il figlio l’aspettava davanti al carcere a bordo di una Fiat Panda blu e ha chiesto di non essere né inquadrato dalle telecamere né intervistato. Qualche attimo prima che la donna uscisse la porta del don Bosco si è aperta e alcuni agenti penitenziari hanno invitato i giornalisti ad allontanarsi di qualche passo: Fausta Bonino è uscita a passo svelto ed è subito salita nell’auto posteggiata a pochi metri dalla porta, senza guardarsi intorno.

“Sono perfettamente normale, non sono una psicopatica, non ho fatto niente di quello di cui sono accusata, ho sempre fatto solo del bene”. Queste alcune delle frasi che Fausta Bonino, secondo quanto riferito dal suo difensore CesarinaBarghini, aveva detto ai giudici del riesame di Firenze durante l’udienza.

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