Un 21enne genovese è stato individuato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Liguria, al termine di una complessa operazione internazionale di contrasto alla pornografia minorile online coordinata del Servizio Centrale della Polizia delle Comunicazioni di Roma, a capo di una rete tutta italiana di scambio di materiale pedopornografico.
Dodici persone, cittadini italiani residenti tra le provincie di Milano, Como, Torino, Padova, Verona, Brescia, Palermo, Piacenza, Campobasso e Cagliari, sono state denunciate. Tra loro anche un professionista. L’indagine si è svolta anche in base ad informazioni ottenute dall’ FBI tramite l’Ambasciata Usa.
Grazie a loro è stata individuata una casella di posta elettronica che faceva capo al giovane genovese, utilizzatore di un account che aveva chiamato “cucciol@”. Nella sua abitazione è stato sequestrato un ingente quantitativo di supporti informatici nonché due account e-mail ed un profilo social utilizzati per le attività illecite.
Uno degli indagati nella vasta operazione anti pedopornografia portata a segno dalla polizia postale, oltre a scambiare materiale pedopornografico, utilizzava falsi profili social, riuscendo ad ottenere immagini intime di minori convinti di aver instaurato una chat erotica con ragazze coetanee.
E’ stato disposto il sequestro di un’ingente numero di computer, smartphone e dispositivi digitali di memorizzazione, mentre le indagini continuano, nell’intento di risalire ad ulteriori responsabili, anche fuori dei confini nazionali. Con l’occasione, la Polizia postale rinnova l’appello a non lasciare soli i minori online.