La famiglia Regeni si dice “angosciata per l’arresto in Egitto del dott. Ahmed Abdallah”, il presidente del consiglio d’amministrazione della Ecrf (Commissione egiziana per i diritti e le libertà), che “sta offrendo attività di consulenza per i nostri legali”. “Ahmed Abdallah è stato prelevato nella sua abitazione nella notte tra il 24 e il 25 aprile dalle Forze speciali”, ha riferito Amnesty International.
Più in generale, la famiglia Regeni esprime “preoccupazione per la recente ondata di arresti in Egitto ai danni di attivisti per i diritti umani, avvocati e giornalisti anche direttamente coinvolti nella ricerca della verità circa il sequestro, le torture e l’uccisione di Giulio”.
L’arresto di Ahmed Abdullah coincide infatti con l’ondata repressiva messa in atto dal governo di al Sisi tra 24 e 25 aprile, che ha visto il fermo di numerosi egiziani, tra cui molti giornalisti, scesi in piazza per protestare contro il governo.
Il consulente della famiglia Regeni è stato accusato di istigazione alla violenza per rovesciare il governo, adesione a un gruppo terroristico e promozione del terrorismo”.