Nel dossier egiziano su Giulio Regeni, che sarà portato a Roma, secondo il quotidiano Al-Akhbar ci sono “anche le deposizioni dettagliate dei suoi amici sugli spostamenti durante i suoi ultimi giorni a Il Cairo” e quelle “dei vicini dell’appartamento in cui viveva” nella capitale egiziana. Il giornale scrive che nel rapporto del ministero dell’Interno egiziano ci sono anche “informazioni importanti” sulla banda di criminali uccisi a Il Cairo.
Il dossier, precisa il giornale, comprende “molti documenti e informazioni importanti” tra cui “foto” e “tutte le indagini su Regeni dal suo arrivo a Il Cairo fino alla sua scomparsa”, ovvero “gli innumerevoli rapporti, i segreti dei suoi incontri con i lavoratori e i responsabili di alcuni sindacati sui quali conduceva ricerche e studi”.
Nel dossier egiziano ci sono “anche le deposizioni dettagliate dei suoi amici sugli spostamenti durante i suoi ultimi giorni a Il Cairo” e quelle “dei vicini dell’appartamento in cui viveva” nella capitale egiziana. Il giornale scrive che nel rapporto del ministero dell’Interno egiziano per la Procura di Roma ci sono anche “informazioni importanti” sulla banda di criminali uccisi a Il Cairo e che avevano rapinato “l’italiano David qualche mese fa”.
La delegazione egiziana inoltre consegnerà “gli effetti” personali di Regeni, tra cui il passaporto, trovati nell’abitazione della sorella del capobanda, preannunciano le fonti del giornale, senza fornire nuovi elementi su chi ne sarebbe stato in possesso prima del fratello della donna.
Intanto, tra le richieste che verrà fatta da inquirenti e investigatori italiani ai loro omologhi egiziani nell’incontro del 5 aprile ci sarà anche quella di acquisire i tabulati telefonici e il traffico di celle di una decina di persone tra cui amici e conoscenti di Regeni. L’Italia spera in tal modo di ricostruire gli spostamenti compiuti dal ricercatore italiano nei giorni precedenti la sua scomparsa.