Roma – Hanno sequestrato un bimbo di nove anni a Roma perché la madre restituisse loro una partita di droga da 5mila euro. Il piccolo è stato liberato 48 ore dopo dalla polizia, che ha arrestato i rapitori: Mirco Ricci, un pugile pluripregiudicato di 25 anni, la sorella di 30, la madre di 54 e una 25enne che aveva messo a disposizione la casa per nascondere il bambino. Per loro l’accusa è sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravata dalla minore età della vittima.
I quattro hanno fatto sparire il piccolo due giorni fa e l’hanno portato in un nascondiglio. Da allora alla madre hanno cominciato ad arrivare ripetutamente minacce di morte nei confronti del figlio, chiedendole di restituire la droga.
Le indagini della Squadra mobile, in sinergia con la Procura, hanno consentito di individuare il covo nella periferia ovest di Roma. Una volta trovato il nascondiglio, gli agenti hanno effettuato alcune perquisizioni in un residence riuscendo a trovare il minore e i suoi sequestratori.
Mirco Ricci, un pugile pluripregiudicato di 25 anni, e sua madre, Palma Condemi, sono stati arrestati in flagranza di reato insieme alla proprietaria dell’appartamento, Sonia Cataldi. Successivamente la Procura ha disposto il fermo anche per Francesca Ricci, sorella di Mirco, accusata di aver aiutato il fratello nell’operazione.
“Se non paghi non lo rivedi più. Lo ammazziamo”. Sarebbero queste le minacce che il pugile Mico Ricci avrebbe rivolto alla madre del bimbo di 9 anni sequestrato per due giorni a Roma. Alla base del sequestro la convinzione del pugile che la donna gli avesse rubato circa 5mila euro di droga.
A quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile, Ricci si è presentato con la sorelle a casa della donna, l’ha colpita con un pugno alle costole e ha portato via il bambino. A tradire gli arrestati, un’intercettazione telefonica in cui il bambino sarebbe stato chiamato per nome.