Taranto – Ha salvato la vita di una bimba di 2 anni l’intervento del medico, nonchè sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno che spesso fa visita ai migranti nell’hotspot allestito nel porto della città da circa un mese.
E’ stato l’uomo, durante le visite, ad accorgersi che la bambina stava male e a richiedere immediatamente il trasferimento in ospedale.
“Mi sono accorto che la bambina stava molto male. Aveva un aumento significativo della pressione endocranica, un idrocefalo acuto – ha raccontato il pediatra – Ho quindi detto che la bambina doveva subito essere trasportata in ospedale perché la situazione rischiava di complicarsi. E così la piccola, subito identificata con procedura di urgenza, è stata trasferita all’ospedale Santissima Annunziata, sottoposta a tac e operata dai colleghi della Neurochirurgia. Vederla uscire dopo l’operazione col volto disteso e sorridente è stata per me una gioia. Sono quegli episodi che ti ripagano delle tante difficoltà e amarezze che comporta amministrare una città come Taranto”.
“Ero andato anche l’altra sera – ha proseguito – e ne avevo visitati sette-otto, fra quelli che la polizia aveva già identificato. Ho poi chiesto al personale se ci fossero altri bambini da visitare. Mi è stato detto di sì, anche se non erano stati identificati, e tra questi ho visitato altri tre o quattro piccoli che non stavano bene. Fra loro c’era appunto la bambina che poi è stata operata all’ospedale di Taranto. La celerità di tutta la macchina organizzativa e l’impegno dei colleghi della Neurochirurgia ha permesso di evitare rischi gravissimi a questa bambina”.
Nel frattempo, il fenomeno dei migranti diventa sempre più ingestibile. Nella notte, otto bus provenienti da Reggio Calabria con a bordo 400 migranti sbarcati dalla nave Aviere della Marina militare sono giunti nell’hotspot. Le operazioni di identificazione e accoglienza secondo le procedure dettate dalla Ue sono cominciate sabato mattina.
La struttura è stata affidata dalla prefettura temporaneamente a polizia municipale e Protezione civile mentre la sicurezza è garantita dall’Esercito.