Due nuove forti scosse di terremoto in Giappone hanno provocato almeno 41 morti e più di 1.500 feriti. Un sisma di magnitudo 7.3, verificatosi all’1.25 di notte, ha colpito la prefettura di Kumamoto, nel sud est del Paese. L’epicentro aveva una profondità ridotta di appena 12 km e gli esperti sismici considerano questo il terremoto principale, a distanza di 28 ore dalla prima scossa di giovedì.
Il terremoto di magnitudo 7.3, registrato nella notte nella regione di Kumamoto, è seguito al sisma di magnitudo 6,5 che aveva colpito il Kyushu giovedì. Una serie di scosse minori è poi stata registrata nelle ore successive, tra le quali una di magnitudo 5.4.
L’agenzia nazionale meteorologica ha lanciato un allarme tsunami nel mare di Ariake, successivamente rientrato. Secondo le segnalazione della polizia locale diverse costruzioni sono crollate, e almeno 200mila abitazioni hanno subito l’interruzione della corrente. Ci sono state 97 segnalazioni di persone rimaste intrappolate sotto le macerie, inclusi studenti del campus universitario dell’Università Tokai, nella prefettura di Kumamoto.
Una estesa frana ha interessato la principale arteria autostradale a Minamiaso, e un ponte che collega il villaggio di Aso è crollato. Ingenti danni si sono verificati all’ufficio del comune di Uto, diventato inagibile, e al tetto di uno dei terminal dell’aeroporto di Kumamoto, chiuso al traffico aereo a tempo indeterminato.
Nel frattempo una breve eruzione del monte Aso, il vulcano più attivo in Giappone, è avvenuta alle 8,30 del mattino con nuvole di fumo alte fino a 100 metri. L’Agenzia Meteorologica Nazionale ha alzato il livello di allerta a 2 su una scala massima di 5.
Il capo dell’Ufficio di Gabinetto Yoshihide Suga ha detto che si prevedono danni significativi e confermato che il governo mobiliterà tutte le risorse disponibili per assistere la popolazione locale.
Nessun danno è stato segnalato alle centrali nucleari nelle prefetture di Kagoshima e Saga e la visita del premier Shinzo Abe è stata cancellata per ragioni di sicurezza. Il ministro della Difesa Gen Nakatani ha reso noto che fino a 15mila agenti delle forze di Auto-Difesa saranno destinate sul luogo del disastro a partire da oggi e altre 5mila saranno dispiegate da domenica.
La magnitudo di 7.3 dell’ultimo terremoto è equiparabile a quella del sisma di Kobe del 1995, dove si registrarono più di 6.500 vittime. Negli ultimi 20 anni si sono verificati 4 terremoti di magnitudo 6 nella regione del Kyushu, incluso uno di magnitudo 7 nella prefettura di Fukuoka, lungo la faglia Kego che si estende 22 km all’interno del territorio fino al mare. Secondo gli esperti nuove scosse di assestamento della stessa intensita’ potrebbero avvenire nei prossimi giorni.