Napoli – Una conferenza stampa divenuta un vero e proprio confronto, fra minacce ed aggressioni verbali. Scenario della contesa l’ex ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi, patrimonio architettonico e culturale del capoluogo partenopeo.
Una struttura al centro di un’accesa disputa fra un medico, Gennaro Rispoli, già curatore del museo degli Incurabili ed al quale ora è affidata la gestione del Bianchi ed un gruppo di volontari che hanno curato spontaneamente la catalogazione dell’archivio delle cartelle degli ex pazienti, facente capo a un altro medico, Anna Sicolo, dirigente del Polo Archivistico Sanitario dell’Asl Napoli 1 Centro.
Pomo della discordia il passaggio di gestione dell’ospedale che ha evidenziato la mancanza di un catalogo dei beni presenti nella struttura di proprietà dell’Asl Napoli 1 che sarebbe dovuto essere stilato dalla dottoressa Sicolo in veste di precedente curatrice dell’archivio, e che impedirebbe l’utilizzo della struttura ospedaliera come scenario di rappresentazioni teatrali e conferenze, bloccando così tutte le iniziative pregresse al cambio di gestione.