Napoli, minori della comunità Jonathan alla Regata dei Tre Golfi

di Redazione

Napoli – Tutto pronto per la settima edizione del Progetto Jonathan – Vela nato dalla collaborazione tra Whirlpool Corporation e l’Associazione Jonathan Onlus, con il patrocinio del Ministero della Giustizia – Centro per la Giustizia Minorile Napoli e la collaborazione del Circolo Canottieri Napoli.

Per tre giorni, dal 13 al 15 maggio, un equipaggio composto da cinque ragazzi dell’area penale delle comunità Jonathan e Oliver parteciperanno alla prestigiosa Regata dei Tre Golfi 2016 insieme all’equipaggio ufficiale di Scugnizza, la barca già due volte campione del mondo di vela d’altura.

Il Progetto Jonathan–Vela, nato nel 2009, è un ambizioso progetto educativo, con fini di prevenzione e di recupero, che attraverso lo sport offre ai ragazzi la possibilità di costruirsi un’identità adulta intorno a tre parole chiave: disciplina, rispetto delle regole e rispetto dell’altro. Protagonisti dell’iniziativa alcuni ragazzi minorenni sottoposti a misura cautelare con alle spalle storie di disagio, degrado, abbandono e violenza, sia subita che perpetrata.

Obiettivo del progetto il reinserimento nella società attraverso la rieducazione. A bordo di Scugnizza, imbarcazione dell’armatore Vincenzo de Blasio, insieme agli skipper Michele De Giovanni e Umberto Coppola, due volte campioni del mondo, e a Lars Borgostrome e Paolo Scutellaro, velisti di Scugnizza ed ex skipper della Coppa America, salirà quindi anche il team dell’Associazione Jonathan.

Un connubio tra mondi sconosciuti che si incontrano per il raggiungimento di un obiettivo comune. Un modello vincente sotto il profilo sia sportivo che dell’integrazione e inclusione sociale.

“La qualità tecnica e professionale messa a disposizione del Progetto Jonathan – Vela dal Circolo Canottieri Napoli quest’anno consentirà di passare da una fase di partecipazione, comunque importante per la forte carica simbolica data dal fatto di mettere in contatto i nostri ragazzi con un mondo a loro sconosciuto, a una fase di vera e propria competizione e gara per la vittoria finale, – ha dichiarato Enzo Morgera, fondatore dell’Associazione Jonathan Onlus – In questo modo i ragazzi del Progetto sperimenteranno direttamente e senza filtri la condivisione delle tensioni, delle emozioni, delle responsabilità di una competizione le cui regole si fondano sui principi di lealtà e onesta. In altre parole una competizione sana e solidale”.

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