Aversa – Non ci sono più pazienti campani all’ospedale psichiatrico giudiziario “Filippo Saporito” di Aversa. Rimangono, comunque, altri 10 reclusi/malati provenienti quasi tutti dal Lazio e un paio dall’Abruzzo, dove dovranno far ritorno in tempi brevi. Quasi certamente entro il mese in corso.
A darne notizia, raggiunta telefonicamente, la direttrice di quello che è stato uno dei più importanti manicomi criminali della Penisola con “ospiti” autori tra i più atroci atti di violenza.
L’Opg aversano si dovrebbe dovuto trasformare (a dispetto della volontà delle forze politiche cittadine e degli stessi aversani) in un carcere a basso impatto, con detenuti in semilibertà o anziani.
Le ultime voci, che registriamo solo ed esclusivamente come tali, parlano del trasferimento del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che, però, manterrebbe la propria autonomia. Un’altra ipotesi prevedrebbe l’abolizione del tribunale sammaritano e lo smembramento tra Caserta e “Napoli Nord” di Aversa.
Solo ipotesi scaturite dal paventato rischio crollo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il quale martedì 3 marzo ci sarà l‘ennesima riunione al ministero della Giustizia, in via Arenula, a Roma.