Aversa – Evidentemente il clima nel Pd deve essere molto teso, se una persona come il senatore Mirabelli si lascia andare a dichiarazioni impulsive, che tradiscono una conoscenza superficiale della situazione aversana.
E’ da mesi che, insieme ad altri, mi sono fatto promotore dell’idea di unire forze politiche accomunate dal riferimento ai valori liberal-democratici e forze della cittadinanza attiva. Sono assolutamente convinto che solo tenendo insieme, in una coalizione ampia, forze moderate e riformatrici si possa vincere la sfida di amministrare una città a maggioranza moderata come Aversa. Quattro anni fa, da segretario del Pd, avevo intrapreso la stessa strada. Semmai mi si può accusare di “ostinata coerenza”.
Ho provato a convincere più volte tutti gli amici del Pd a farsi protagonisti di questo progetto. L’ho proposto allo stesso Villano come soluzione alternativa alle primarie per costruire una coalizione autorevole e vincente. Di recente, mi sono rivolto pubblicamente a Villano per invitarlo a lavorare assieme per il bene della città, partendo da un confronto programmatico trasparente e senza porre pregiudiziali rigide. Non capisco perché il risultato di primarie contestate debba essere la pregiudiziale cui sacrificare la possibilità, ancora concreta, di vincere le elezioni ad Aversa e regalare la città a forze conservatrici.
Oggi, la nostra idea dimostra una forza aggregante anche nei confronti di una vasta area di matrice democratica. Evidentemente, in molti ritengono il nostro progetto e la mia candidatura più autorevoli e capaci di reggere la sfida di amministrare una realtà complessa come Aversa.
Sinceramente tutto si può dire di un progetto innovativo e “fuori dagli schemi tradizionali” come il nostro, tranne che sia una aggregazione che “guarda al passato”. Devo piuttosto ritenere che al senatore Mirabelli sia sfuggito il fatto che l’unica nuova adesione alla coalizione di Villano proviene da un ex parlamentare di Forza Italia, pluri-candidato sindaco per il centrodestra.
Mariano D’Amore
