Aversa – Mariano D’Amore non fa un passo indietro ma va avanti e sabato si è presentato agli elettori come annunciato, alle ore 12, nella Casa della Cultura di via Tristano.
È pronto a dialogare con tutti purché si parli di programmi e sì ragioni nell’interesse della città non dei singoli il candidato sindaco Mariano D’Amore sostenuto dalla lista “Ci siamo” che lui stesso ha fondato, da “Viva Aversa” nata su iniziativa di Pasquale Giuliano, da “Movimento per le autonomie” guidata da Imma Lama, elogiati tutti pubblicamente, con un’attenzione particolare per l’ex senatore di Forza Italia, per il sostegno leale che stanno fornendo alla coalizione.
Il professore universitario, docente di economia aziendale ed uno dei massimi esperti di finanza locale e pubblica amministrazione, come sottolineato da Luisa Motti e Morena Iuorio, esponenti di “Ci siamo”, che lo hanno preceduto nella presentazione della candidatura e dei propositi-progetti, si è detto pronto a dialogare alla luce del sole con tutti, anche con il Pd, ma gli obiettivi che pone la sua candidatura sono chiari: trasformare la città di Aversa in una città filiera. In cui sia possibile realizzare fatti con le sue stesse risorse umane ed economiche come, ad esempio quelle dissipate per lo smaltimento dell’umido, servendosene per creare ad esempio isole di compostaggio rionali in cui potrebbero trovare lavoro i giovani.
Una città in cui le isole pedonali, le piste ciclabili, le aree verdi non siano appannaggio di una sola zona ma siano distribuite sul territorio perché per godere di un minimo di vivibilità non siamo costretti a raggiungere esclusivamente via Roma o Parco Pozzi. Una città capace di progettare il suo futuro utilizzando i fondi che l’Europa mette a disposizione nella maniera giusta e completa non come è stato fatto nel passato che ha visto molte volte i fondi spesi in maniera congrua o addirittura sono stati perduti.
Per fare questo D’Amore si è incontrato con gli altri rappresentanti delle altre coalizioni in corsa per la sindacatura cercando un punto di convergenza, dichiarandosi pronto a fare un passo indietro a favore degli altri e pronto a sostenerne e le iniziative qualora state finalizzate ai sui stessi obiettivi.
Da qui l’assenza sul palco dei rappresentanti della coalizione, presenti però in sala, e la presenza solo di due dei candidati nella lista “Ci Siamo” che hanno chiarito le motivazioni per le quali hanno aderito alla proposta di D’Amore e deciso di farla propria diffondendola diffondono fra la cittadinanza, sottolineando come il candidato sindaco sia una persona valida e competente con la lettura del curriculum professionale di D’Amore che, esperto qual è di economia anche a livello internazionale, ha un bagaglio di esperienza che potrebbe essere utilissimo ad una città che, tra i tanti progetti detti a volo d’uccello, D’Amore vorrebbe diventasse davvero città della musica e degli Studi dando continuità a quel primo Festival delle musiche di Cimarosa avviato nel 2001 quando ha ricoperto la carica di assessore alla cultura della giunta Golia.