Aversa – Respingono le accuse gli operatori dell’ufficio tecnico comunale nel commentare alcune paventate ipotesi di un presunto interesse a non concludere i lavori di ristrutturazione del Parco Pozzi prima del voto.
Se davvero gli aspiranti sindaci o consiglieri avessero voluto conoscere a che punto sono i lavori e quando sarà aperto il parco “sarebbe stato più semplice chiedere, evitando di fare illazioni”, dicono i tecnici.
A questo punto abbiamo chiesto…ed ecco le risposte. “Quelli che affermano che non apriamo perché stiamo aspettando la nuova amministrazione dicono una grande corbelleria. L’apertura è davvero vicina”, fanno sapere gli operatori comunali.
“Che i lavori non siano stati ancora completati è vero – continuano – ma si tratta di piccole cose e giusto per onore della verità dobbiamo sottolineare che il contratto prevedeva 600 giorni lavorativi, però il compianto sindaco Sagliocco fece una sorta di accordo bonario con la ditta Gallo che si impegnò a realizzare l’opera in 365 giorni, grazie alla scelta di chiudere il parco nella sua interezza che avrebbe permesso di velocizzare i lavori che sono stati consegnati, in maniera parziale, il 20 maggio 2015, e in maniera definitiva-totale il 29 settembre 2015, quando si consegnò l’area occupata delle giostre”. “Questo significa – sottolineano – che teoricamente siamo molto più avanti rispetto al termine burocratico che è il 29 settembre 2016”.
Sugli interventi ancora da effettuare, gli operatori ricordano che martedì hanno incontrato il consulente dell’associazione non vedenti, per perfezionare e integrare i “percorsi loges” (percorsi tattili per non vedenti, ndr.) da realizzare ai tre ingressi. Che è stata valutata l’opportunità di realizzare una rete di protezione al campo di calcetto per garantire la sicurezza degli utenti, cosicché venga scongiurato il rischio di essere colpiti da qualche pallone. “La rete – spiegano i tecnici – sarà realizzata lateralmente e superiormente in circa dieci giorni lavorativi”.
“Nel frattempo, – aggiungono – l’amministrazione sta appuntando le ultime questioni relative ai vari regolamenti interni del parco e soprattutto alla questione sorveglianza. Su quest’ultimo punto il commissario sarebbe orientato ad utilizzare una squadra di dipendenti comunali attraverso dei turni”.
Giovedì il direttore dei lavori, l’architetto Benadusi, la ditta, gli elettricisti e gli idraulici del Comune hanno effettuato una verifica, propedeutica al collaudo finale dell’opera, relativa al funzionamento degli impianti elettrici e idraulici, motori pompe compresi. Controllate le quattro telecamere esistenti dai tecnici comunali, dalla ditta e dai vigili urbani verificando che sono già funzionali e sono collegate con il comando dei vigili urbani dove è possibile registrare le immagini. Infine, su un’altra ipotesi relativa ad “usi strani” del legno ricavato dall’abbattimento degli alberi, i tecnici dicono: “Gli alberi abbattuti e potati sono quelli classificati ‘ammalati-irrecuperabili’ nel censimento arboreo effettuato dagli agronomi di cui si è avvalsa la ditta Gallo, ossia Andrea Coppeta ed Elena De Marco”.
“Insomma, – concludono – anche se apparentemente non sembra, siamo molto attivi e potremo aprire il parco appena conclusi questi ultimi lavori ed il commissario avrà fornito i regolamenti”.