Aversa (Caserta) – “Ho letto il programma di Dello Vicario e mi permetto di solo di suggerire di dare priorità alla sicurezza della città”. Silvio Berlusconi è entrato ufficialmente nella campagna elettorale di Aversa dove, sabato mattina, nello scenario di un cine-teatro Metropolitan stracolmo, è giunto per dare man forte al candidato sindaco del centrodestra, Gianpaolo Dello Vicario.
Oltre che dalla compagna Francesca Pascale, era supportato da un nutrito parterre di esponenti di Forza Italia, tra cui i parlamentari Nunzia De Girolamo, Amedeo La Boccetta e Maria Rosaria Rossi, commissario provinciale di Fi, l’europarlamentare Fulvio Martusciello e il presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo.
Aprendo divertenti parentesi sulla probabile cessione del suo Milan ai cinesi e sulla gastronomia aversana (“La vostra mozzarella è autentica, non quella cinese), l’ex premier ha raccontato i retroscena del suo primo governo del 1994, durato pochi mesi, a causa, a suo dire, di una parte della magistratura ostile e di suoi alleati politici compiacenti.
Il candidato sindaco Dello Vicario ha illustrato alcuni punti focali del suo programma, non lesinando, poi, accuse a parlamentari ed esponenti di livello regionale di Forza Italia che sponsorizzano altre coalizioni, in particolare il consigliere regionale Gianpiero Zinzi.
A gettare altra benzina sul fuoco ci ha pensato Francesco Bortone, commissario cittadino di Forza Italia, che, badando poco al politichese, ha attaccato duramente la coalizione di centrosinistra guidata dal candidato sindaco Marco Villano, non solo perché sostenuto da esponenti del centrodestra (come l’ex senatore Pasquale Giuliano) ma anche per l’endorsement del consigliere regionale e dimissionario presidente del Pd campano Stefano Graziano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Ma Bortone ne ha avute anche per l’altro candidato sindaco, Enrico de Cristofaro, sostenuto da liste di centrodestra, o meglio da “un’armata brancaleone”, secondo l’opinione del commissario forzista.
Tra inni, bandiere tricolori e cori da stadio, Berlusconi ha lasciato il Metropolitan, non prima di aver assaggiato, la pizza offerta dal campione del mondo Valentino Libro, titolare della pizzeria “Libro’s” di viale Kennedy.