Elezioni Aversa, Capasso: “L’esperienza con D’Amore è un capitolo chiuso”

di Redazione

Aversa – Dato il clamoroso colpo di scena che ha caratterizzato le ultime ore utili per la presentazione delle liste per la prossima competizione elettorale amministrativa nel Comune di Aversa, cioè il ritiro della candidatura a sindaco di Mariano D’Amore, mi corre l’obbligo, essendo uno degli esponenti della cosiddetta società civile, sostenitore in primis del progetto “Ci siamo con Mariano D’Amore Sindaco”, di fare alcune precisazioni e di chiarire pubblicamente la mia posizione in merito.

Il movimento “Ci siamo” era nato come un progetto trasversale, come unione tra persone sganciate dalle vecchie logiche politiche e dai Partiti. Mariano D’amore, per i promotori del progetto “Ci siamo”, rappresentava una figura in grado di poter creare realmente i presupposti per una buona amministrazione in virtù di tutte le ottime qualità che lo contraddistinguono, non ultima la competenza in campo amministrativo.

Così è nata la sua candidatura a sindaco supportata da “Ci siamo”. Si è cercato di aggregare altre forze politiche e della società civile che allargassero la base del consenso per rendere il progetto “Ci siamo” realmente vincente nei numeri e non solo nelle idee e nel programma. Mariano, da sindaco, sarebbe stato il custode e il garante di tale consenso e avrebbe garantito la trasversalità del progetto.

Purtroppo è difficile riuscire a far digerire, a chi ha ragionato sempre secondo determinati schemi, il fatto che in politica ci si possa impegnare per dare e non per prendere, per fare cose concrete e utili aldilà degli interessi di qualsiasi parte. 

Su queste basi e con queste premesse “rivoluzionarie” non si è trovata una sintesi e non si è riusciti ad allargare la base del consenso. Questo ha determinato un isolamento di D’Amore e del movimento “Ci siamo”. A questo punto, sul filo di lana, D’Amore ha deciso di gettare la spugna e rinunciare al progetto di candidarsi e ha deciso di appoggiare il candidato del Pd, nonostante il movimento “Ci siamo” fosse nato intorno alla figura di Mariano sindaco, non intorno alla figura di Mariano candidato consigliere comunale. Rispetto la scelta ma non la condivido.

Sono fermamente convinto che un passo indietro, fortemente motivato e ben spiegato alla pubblica opinione, sarebbe servito a marcare la distanza dal comportamento dei “soliti noti” e avrebbe consentito l’acquisizione di un fortissimo credito di immagine, spendibile in un prossimo futuro. 

Pertanto, per quanto mi riguarda, l’esperienza di “Ci siamo” diventa un capitolo chiuso essendo venute a cadere buona parte delle premesse che mi avevano spinto ad aderire al progetto, non ultima la trasversalità. Peccato. Sono fermamente convinto che si è persa una grande occasione.

Giancarlo Capasso 

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