Gricignano – “A scanso di equivoci tengo a precisare che il sottoscritto, con questo post, non intende assumere le parti di nessuno, ma ‘condannare’ politicamente il modus con il quale questa maggioranza intende caratterizzare il proprio operato”. All’indomani della seduta “fiume” che ha sancito la sfiducia, da parte della maggioranza, del presidente del Consiglio comunale, Salvatore Cesaro, rimosso dall’incarico, affidato poi, previa elezione avvenuta durante la stessa seduta, ad Antonio Lucariello, il consigliere di opposizione Vittorio Lettieri attacca la coalizione del sindaco Andrea Moretti sulle modalità adottate.
“Mi hanno sempre insegnato – commenta Lettieri – che la pacifica e civile convivenza tra i cittadini è garantita dalla legge e dal suo rispetto. La legge, in ogni sua forma, diviene uno strumento di tutela per ognuno di noi, soprattutto quando gli altri cercano di imporsi con la forza e la prepotenza.
Nel Consiglio comunale di ieri (volendo tralasciare, non perché di minore interesse, altre questioni politiche che meritano una trattazione a parte) si è sollevato un dubbio interpretativo circa la soglia numerica necessaria per sfiduciare il presidente del Consiglio. Il regolamento del Consiglio comunale prevede che in casi di dubbi o di eccezioni sollevate dai consiglieri sia il presidente dell’Assise a sciogliere questi ‘dubbi interpretativi’, chi poi non ritiene corretta la valutazione del presidente ha la facoltà di adire alle autorità giudiziarie competenti (Tar) chiedendo loro di chiarire ogni dubbio.
Tutto questo, purtroppo, non è avvenuto, perché i membri della maggioranza hanno preferito ‘infischiarsene’ delle norme regolamentarie e statutarie preferendo al rispetto delle norme un ‘becero’ risultato politico. Ancor più sorprendente è il modo in cui tutto questo è avvenuto. A tal proposito vi invito a visionare le immagini del Consiglio comunale, vi garantisco che resterete ‘inorriditi’ da tutto quello che si è verificato ieri”.
“Dopo ciò – continua Lettieri – è fin troppo chiaro il messaggio che hanno voluto lanciare i membri della maggioranza, ovvero che non importa se una norma impone o vieta un determinato comportamento ‘Qui a Gricignano comandano loro’ e nessuna legge può sostituirsi al loro volere. Ma la cosa più grave e scandalosa è che i nostri amministratori pur sapendo di essere palesemente in difetto (se ne accorgerebbe anche un bambino) preferiscono, pur di preservare la propria poltrona, proseguire con questo ‘modus operandi’ del tutto irregolare”. “Ieri per mano dei membri della maggioranza – conclude il consigliere – è morta la democrazia”.
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