Carinaro – Si è conclusa con la bocciatura da parte del Tar Campania la vicenda dell’isola ecologica (leggi qui). Ma, a quanto pare, si tratta solo del primo round.
L’esito del giudizio amministrativo era, d’altronde scontato, considerato che il Comune di Carinaro aveva comunicato di aver revocato tutti gli atti impugnati, compresi quelli della gara di appalto già in corso, per realizzare l’isola a distanza di pochi metri dai cancelli del nuovo cimitero. Un intento che, come affermato dal sindaco Annamaria Dell’Aprovitola, continuerà ad essere perseguito. Un risultato che, intanto, ha portato i consiglieri di opposizione di “Uniti per Cambiare” a stigmatizzare il presunto sperpero di soldi pubblici, in considerazione del fatto che la vicenda è costata, solo di spese legali, oltre cinquemila euro.
“Nel nostro confronto con l’Amministrazione su questo argomento, – fanno sapere Giuseppe Barbato e compagni – abbiamo sempre detto che in questa vicenda non c’era chi perdeva e chi vinceva, perché a perdere o a vincere erano soltanto i cittadini del rione Cimitero. Ed anche ora, di fronte ad una sentenza che conferma la fondatezza delle nostre osservazioni, non sbandieriamo alcun trionfalismo. Anzi, essa ci induce a chiedere all’amministrazione comunale che è venuto il momento di sederci tutti attorno ad un tavolo e cercare di individuare una diversa localizzazione per l’isola ecologica. Noi siamo disponibili al confronto”.
“Abbiamo revocato la delibera solo perché – spiega il sindaco Dell’Aprovitola – c’era un errore materiale negli atti, un copia e incolla che ha reso gli atti inutilizzabili, ma l’isola ecologica, o meglio, la piattaforma ecologica, sorgerà dove è stato deciso. Si tratta di un suolo pubblico che doveva essere utilizzato per l’ampliamento del cimitero, ma che non serve. Su di esso saranno raccolti vetro, carta e plastica nella speranza di far introitare al Comune somme che possano consentire un minore costo della raccolta rifiuti. In ogni caso, si tratta di materiali assolutamente innocui”.