San Marcellino, Carbone: “Fiduciosi, ma se perdiamo opposizione ferrea”

di Gabriella Ronza

San Marcellino – In vista delle elezioni del 5 giugno, i membri in prima linea del comitato politico “Si può fare: la San Marcellino di tutti” hanno voluto lasciare un piccolo commento sulle impressioni finali di questa campagna elettorale.

Carlo Carbone, coordinatore del comitato, oltre che grande sostenitore del progetto, si è mostrato fiducioso: “Questo è un progetto che nasce da tempo, finalizzato all’aggregazione di una serie di giovani professionisti volti ad intraprendere un percorso politico inteso non come la politica del dire, ma come la politica del fare. Questa sera (si riferisce al comizio del 23 maggio, ndr.) siamo arrivati al capolinea della presentazione ufficiale della lista, la considerazione che mi sento di dire è che è un percorso nato da una piccola realtà cresciuta man mano, giorno dopo giorno. Il vento è favorevole e tira dalla nostra parte, si sente in giro uno spirito di rinnovamento, la gente è stanca di questi modi di fare politica obsoleti e antichi”.

Il candidato sindaco, l’ingegnere Francesco Dongiacomo, è sembrato concorde: “Nel girare per le case, siamo molto soddisfatti, stiamo riscontrando un seguito notevole, i cittadini di San Marcellino ci conoscono e, soprattutto, li conoscono”.

Parlando della campagna elettorale e delle polemiche sorte negli ultimi mesi, ci viene spontaneo tirare in causa quella del Movimento 5 Stelle contro i manifesti abusivi (inserisci link) che più ha fatto scalpore.

Il M5s, facendo riferimento ai decreti della Prefettura di Caserta, aveva infatti sostenuto che determinati manifesti in alcune zone del comune erano illegittimi. Sul caso, Carbone ha speso qualche parola: “La lotta del M5s contro il manifesto abusivo è stata dovuta all’inciviltà e all’abusivismo sproporzionato del modo di pubblicizzare sia i candidati alla carica di sindaco che, singolarmente, i candidati delle liste. Si era arrivato a un punto di non ritorno, avevamo muri imbrattati e tappezzati, perfino la cabina dell’Enel e abitazioni private erano pieni di manifesti e pubblicità elettorali. Noi stessi ci siamo fatti promotori, unitamente al Movimento 5 stelle, di chiedere al commissario prefettizio del comune di istituire degli spazi elettorali, senza invasione di campo da parte di nessuno”.

La chiacchierata si è conclusa con una domanda di rito: “E in caso di sconfitta?”. Carbone ha sorriso sereno: “Per noi non sarà una sconfitta ma solo un punto di partenza, noi ci siamo aggregati per un progetto che va al di là della competizione elettorale, un progetto che continuerà…  E aggregheremo ancora più gente, in modo tale che la cittadinanza capisca che questo è un team di persone teso solo al bene del comune”.

“In caso di sconfitta? Ovviamente – conclude Dongiacomo – opposizione dura e ferrea. Si ritorna tra cinque anni, se saranno cinque, ma ho i miei dubbi – aggiunge ironicamente -, dipende ovviamente da chi vincerà. In ogni caso, non ci faremo trovare impreparati”.

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