Pizzo a Villa Literno: “Sono il cugino di Nicola Schiavone…”. 5 arresti

di Redazione

Cinque persone sono state raggiunte, lunedì mattina, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dalla polizia, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha fatto emergere  che in più circostanze gli indagati intimavano il pagamento di tangenti o, in alternativa, di installare delle slot machine che loro stessi avrebbero fornito presso locali dell’agro aversano.

Si tratta di: Nicola Di Puorto, 44 anni; Angelo Mariano Buompane, 28; Raffaele Cipriano, 29; Emiliano Iannotta, 38; e Antony Izzo, 26, tutti di San Cipriano.

Nell’ordinanza vengono evidenziate dal gip le risultanze dell’articolata attività d’indagine su minacce ricevute dal gestore del “Safè Cafè” di Villa Literno.

Gli indagati, in tempi diversi, si erano presentati nell’esercizio commerciale intimando al gestore di versare la somma di 4mila euro, quale credito vantato dal gestore delle slot machine o in alternativa installare nel locale le slot-machine fornite da quest’ultimo, precedente gestore dello slot machine installate.

Uno destinatari del provvedimento riferiva testualmente alla parte lesa ed al fratello di questi: “Sono il cugino di Nicola Schiavone e non sapete contro chi vi siete messi… ci rivedremo”. Poi compivano atti diretti a costringere la vittima a versare la somma di denaro o installare nel suo locale le slot-machine fornite.

Sempre nell’ambito delle estorsioni legate alle slot machine, lo scorso 17 marzo, in un’operazione congiunta tra carabinieri e polizia, furono arrestate cinque persone in un’inchiesta riguardante il controllo del clan Zagaria su sale giochi e centri scommesse (leggi qui).

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