Sottoposto ad una circoncisione “casalinga”, un neonato ghanese è morto all’ospedale di Torino, dove era arrivato a seguito di un arresto cardiaco.
A causare la morte del bambino, stando a quanto si apprende in prima battuta, sarebbero stati i farmaci, troppi, somministrati per la riuscita dell’intervento compiuto in casa, tra cui il dosi eccessive di paracetamolo.
Il bimbo, da giorni con la febbre molto alta causata probabilmente da un’infezione, è stato soccorso in un appartamento in Barriera di Milano. E’ stata la sua famiglia a chiamare il “118”. Dall’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove era stato ricoverato in condizioni disperate, è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria.
Una pratica casalinga, quella di circoncisione, che innalza la percentuale dei bambini che rischiano la vita: fino al 50% di quelli circoncisi, infatti, vengono sottoposti all’operazione tra le mura domestiche. Lo afferma Mustafa Qaddurah, pediatra e Consigliere del Centro Islamico Culturale di Roma: “Il problema è noto. Il Sistema Sanitario Nazionale non riconosce la pratica se eseguita per motivi culturali e non medici. Questo vuol dire che o ci si rivolge in cliniche, dove costa molto, o a questi ciarlatani. Casi di morte ci sono stati recentemente a Treviso e in Puglia, il fenomeno riguarda tutta l’Italia”.