Napoli, figlio di pregiudicato candidato per Ala di Verdini: imbarazzo nel Pd

di Redazione

Napoli – “Le persone rispondono per quello che hanno fatto loro, non per quello che hanno fatto gli altri. La lista è pulita, non cambio idea”. Lo ha detto Denis Verdini, leader di Ala (il partito “Alleanza Liberalpopolare-Autonomie” da lui fondato), che a Napoli ha risposto ai cronisti sulla presunta vicinanza alla camorra di Vitale Calone, candidato al consiglio Comunale del capoluogo partenopeo.

Come scritto da La Repubblica, Calone è figlio di un pluripregiudicatocondannato per droga, e quindi ritenuto vicino all’ambiente della malavita campana.

A margine dell’incontro di Ala a sostegno di Valeria Valente, candidata sindaco del centrosinistra per Napoli, Verdini ha anche commentato le polemiche sulla sua allenza col Pd: “E’ dall’inizio della legislatura che va così, che ci vuole un’alleanza visti i risultati delle elezioni. Chi non vuole vedere non vede, chi vuole vedere vede”.

In relazione ai distinguo di Matteo Orfini nei suoi confronti, il senatore ha sottolineato: “Io non rispondo a nessuno, rispondo a me stesso e alle persone che ci sostengono. Il presidente del Pd fa il presidente del Pd. Penso lo faccia bene. Ala è un’altra cosa”.

“Mi dissocio dal passato della mia famiglia ma non solo, parlo di rivoluzione culturale”. Lo ha detto Vitale Calone, il candidato di Ala al Consiglio comunale di Napoli. “A Napoli ci sono quattro milioni di camorristi se risaliamo ai nonni e a tutti i parenti. Saremmo quindi tutti camorristi. Se andiamo a vedere, in ogni famiglia napoletana c’è qualcuno che ha pagato per reati di camorra”, ha concluso.

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