Come già trapelato nei giorni scorsi, Rosaria Aprea, la miss di Macerata Campania (Caserta) picchiata dall’ex convivente di Casal di Principe, poi condannato, è stata denunciata per stalking da un altro ex, Pasquale Russo, 34 anni, residente anch’egli a Macerata Campania e padre di suo figlio.
Dopo la denuncia, il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso a carico della Aprea la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’uomo.
Il divieto, oltre che Aprea, è stato indirizzato anche a Marianna Bifone, 24 anni, e Jeanette Boutria, di 33. Le tre donne avrebbero posto in essere condotte penalmente rilevanti nei confronti di Russo e della compagna, Maria Lettieri, 25 anni, “anche con l’uso di armi e facendo riferimento a presunti rapporti di parentela con esponenti della famiglia Bifone, legata alla criminalità organizzata locale”, sottolinea in una nota la Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Il giorno prima dell’esecuzione della misura del divieto di avvicinamento la Aprea si è resa responsabile di un’ulteriore aggressione del suo ex compagno, il quale, mentre camminava a piedi, veniva avvicinato dall’autovettura guidata dalla stessa, il quale, a forte velocità, puntava in sua direzione per poi arrestare improvvisamente la marcia ed aggredirlo verbalmente.
In ragione di tale episodio, la Procura ha chiesto la sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento con quella più grave degli arresti domiciliari. La richiesta, però, è stata rigettata dal gip, in quanto, ancorché sussistesse la gravita indiziaria, non ha ritenuto sussistere le esigenze cautelari, vista la momentanea efficacia della misura del divieto di avvicinamento, che, medio tempore, colpiva le indagate.
“Credo nella giustizia ma la verità è un’altra”, aveva commentato nei giorni scorsi la miss.