Scommesse on line illegali, 107 indagati in tutta Italia

di Redazione

Catania – Vasta operazione conclusa dalla Polizia di Stato che, su disposizione della Procura Distrettuale di Catania, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di quel capoluogo nei confronti di soggetti responsabili di associazione a delinquere finalizzata all’organizzazione e alla raccolta illegale di gioco d’azzardo on-line.

107 le persone coinvolte a seguito di complesse indagini condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il coordinamento del Servizio Centrale di Roma. 13 soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, 46 sono stati interessati dal sequestro preventivo dei loro esercizi commerciali, mentre a 48 sono stati notificati gli avvisi di garanzia.

Gli agenti dei reparti territoriali della Specialità, coadiuvati dalle locali squadre mobili, a loro volta coordinate dal Servizio centrale operativo, ha operato nelle città di Catania, Ragusa, Messina, Siracusa, Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Cosenza, Cagliari, Foggia, Brindisi, Milano, Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Roma e Venezia.

Due i gruppi criminali a cui facevano capo i vari consociati. Le indagini sono state avviate dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il coordinamento del Servizio Centrale di Roma, che nel 2015 ha rilevato l’esistenza di 7 siti web di scommesse online che operavano in assenza dell’autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, con piattaforme di gioco ubicate a Malta. Una lunga attività investigativa, avviata sul web, con monitoraggi ed attività di ricerca, e proseguita con intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti e appostamenti.

L’applicazione della misura cautelare personale della custodia agli arresti domiciliari ha riguardato i promotori e/o organizzatori di due associazioni per delinquere. Per la prima associazione a delinquere sono coinvolte 13 persone: quattro imprenditori, quattro disoccupati, quattro impiegati e un operaio edile.

Nel corso delle indagini sono emersi contatti di alcuni associati anche con un ex ispettore della polizia maltese che si occupava di criminalità economica, di recente arrestato nell’ambito di un’altra indagine. Il numero degli esercizi commerciali sottoposti a sequestro poiché ritenuti centri di scommesse clandestine è 46.

Il giro di affari interrotto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni è stimato in diversi milioni di euro al mese. L’enorme fiume di denaro illecitamente accumulato, veniva poi sapientemente riciclato attraverso la polverizzazione di successive operazioni anche in rete, al fine di far perdere le tracce in caso di indagini finanziarie.

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