Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, con la collaborazione del Nucleo di Polizia Tributaria di Benevento e di altri Reparti del Corpo, di un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro e beni mobili ed immobili, emesso dal locale Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, nelle province di Napoli, Caserta, Benevento, Salerno e Frosinone, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento per un valore di 3 milioni e 408.350,33 euro.
Il provvedimento è stato emesso nei confronti di un soggetto ritenuto amministratore di fatto della Gosaf S.p.a., società di riscossione con sede legale a Montesarchio (Benevento), del suo factotum e di cinque tra dirigenti e funzionari dei comuni di Paolisi (Benevento), Portici (Napoli) e Anagni (Frosinone), tutti gravemente indiziati, a vario titolo, in concorso tra loro, dei reati di peculato, falso ideologico ed abuso d’ufficio. Si è proceduto anche alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di 11 indagati.
Le indagini costituiscono la prosecuzione delle attività che avevano portato al sequestro preventivo, nei confronti del socio unico e rappresentante legale della società, di somme per circa 800mila euro, costituenti il profitto del reato di peculato perpetrato a danno di quattro comuni del Casertano: Arienzo, Francolise, Pietravairano e San Marcellino, per conto dei quali la Gosaf svolgeva il servizio di riscossione dei tributi locali.
Ora le accuse riguardano il comune beneventano di Paolisi dove la società svolgeva il servizio di tesoreria e ad altre condotte illecite compiute ad Anagni e Portici. Il denaro riscosso per conto degli Enti veniva poi reimpiegato impropriamente.
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