Napoli è protagonista, da giovedì 2 giugno, della tre giorni del Festival NotarAct, originale iniziativa organizzata dall’associazione nazionale presieduta dal notaio partenopeo Dino Falconio, in occasione del 70esimo anniversario della Repubblica Italiana.
Al centro dell’iniziativa la figura del notaio nella nostra società, con particolare attenzione ai legami fra questa professione e il mondo della cultura e dell’arte. La tre giorni di iniziative si è aperta giovedì 2 giugno con i gazebo in piazza: per l’intera mattinata, in diverse parti della città, i notai saranno a disposizione di tutti i cittadini per offrire consulenze gratuite.
Venerdì 3 giugno, la giornata si apre alle ore 10 con la visita al Museo e alla Cappella del Tesoro di San Gennaro e con la proposta lanciata da NotarAct di fare del patrono di Napoli il protettore dei notai italiani. Alle ore 11, nella sala del Domenichino in via Duomo, nel corso di un dibattito sul Notaio nell’arte figurativa e il contratto di san Gennaro, cui parteciperanno anche il direttore del Museo del Tesoro Paolo Jorio e il critico d’arte Vittorio Sgarbi, sarà presentata la mostra d’arte NotarArt con opere di artisti contemporanei dedicate alla professione notarile (nel pomeriggio di venerdì il vernissage si terrà al museo Pan alle ore 17,30).
Sempre venerdì 3 giugno, alle ore 15, presso l’Aula Pessina della facoltà di Giurisprudenza, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Francesco Paolo Casavola terrà una lectio magistralis sul notariato, interloquendo con il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Lucio De Giovanni, il Presidente della Fondazione Italiana del Notariato Massimo Palazzo, il presidente del Consiglio Notarile di Napoli Antonio Areniello e con Dino Falconio. In serata, alle ore 20,30 al Cinema Posillipo, curiosità per il Premio NotarCiak, con le proiezioni e la premiazione del miglior cortometraggio fra le diverse opere dedicate da registi italiani al mondo del notariato.
Protagonista della giornata di sabato 4 giugno sarà l’innovazione, con il workshop dedicato alla nuova “filosofia” del documento nell’evoluzione digitale. Un lavoro per i notai che si rinnova nella necessità della tutela dei cittadini e in un impegno per la legalità. Per questo simbolicamente si è scelta come sede dell’incontro, aperto dal Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, la villa La Gloriette (via Petrarca 50), fra i tanti beni sequestrati alla criminalità e restituiti alla comunità. Il dibattito, moderato dal giornalista Emilio Carelli, vedrà fra gli altri gli interventi del consigliere togato del Csm Francesco Cananzi, del filosofo Maurizio Ferraris, di Gianna Fracassi della Cgil, del vicepresidente Federconsumatori Rosario Stornaiuolo e del direttore dell’Espresso Luigi Vicinanza. Nel corso del workshop sarà premiato il Presidente uscente del Consiglio Nazionale del Notariato Maurizio D’Errico.
Infine, alle ore 16, a Villa Pignatelli, si svolgerà un reading “notaril-letterario” con una selezione di brani di opere antiche e moderne sul notaio, a partire da “Sao ko kelle terre”, atto notarile che è anche il primo documento in lingua italiana. Al reading interverranno, fra gli altri, lo scrittore Maurizio De Giovanni e gli attori Cristina Donadio e Andrea Renzi.
“La professione notarile – ha detto il presidente NoatrAct, Dino Falconio, presentando il festival – rappresenta da sempre un punto di vista privilegiato della società italiana e un elemento strategico per cogliere le innovazioni, le pulsioni al cambiamento e le necessità dei cittadini italiani. L’idea del Festival nasce da queste considerazioni e da quel rapporto che storicamente lega la nostra professione ai mondi dell’arte e della cultura. Napoli, che si conferma anche nelle giovani generazioni di notai scuola di eccellenza per la nostra professione, è la location ideale per un festival che collega la creatività e libertà del messaggio artistico con la perizia, la competenza e la passione che contraddistinguono la professione notarile”.