Aversa – Chiude definitivamente l’ospedale psichiatrico giudiziario “Filippo Saporito” di Aversa, con il trasferimento oggi degli ultimi due pazienti. Altri tre pazienti, degli ultimi cinque rimasti nell’istituto campano, avevano già lasciato la struttura lunedì scorso per essere trasferiti nella Rems di Palombara Sabina, nel Lazio.
L’ex Opg di Aversa è stato il primo manicomio giudiziario del nostro Paese. Ospitato in un convento cinquecentesco, nel 1876 accolse una sezione per maniaci, primo esperimento che portò, nel 1891, alla creazione dei manicomi giudiziari.
La struttura sarà riconvertita in istituto penitenziario ordinario a custodia attenuata ad alto indice trattamentale con una capacità ricettiva di circa 270 posti detentivi. Sono già 70 i detenuti ospitati nella sezione ordinaria, altri 25 arriveranno nei prossimi giorni dalla casa circondariale di Napoli Poggioreale, soluzione che permette di decongestionare gli istituti campani.
Villano – Sull’argomento intervengono anche i due candidati sindaco che si sfideranno il 19 giugno al ballottaggio. “Da sindaco chiederò subito un tavolo di confronto con il Ministero della Giustizia perché l’annuncio della definitiva chiusura dell’Opg Filippo Saporito, notizia che aspettavamo da tempo, non può essere offuscato dall’imposizione di una riconversione della struttura che negherà alla città un’area strategica anche per lo sviluppo del tribunale”. Lo dichiara il candidato sindaco del centrosinistra Marco Villano. “La questione non può essere limitata ai funzionari del Dap per cui ci confronteremo subito con il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, il quale, in occasione della sua visita ad Aversa, si era dimostrato ampiamente disponibile a dialogare con le istituzioni cittadine”, conclude Villano.
de Cristofaro – “Ci stiamo confrontando con i cittadini, con chi lavora nella struttura e la vive e stiamo trovando una soluzione condivisa. Certo è che l’area che fino ad oggi ha ospitato l’Opg non può essere un macigno all’interno della conurbazione urbana. Per noi deve essere una struttura aperta nell’ambito della sistemazione del centro storico. Rivendichiamo la possibilità di scelta da parte della comunità locale”. Così il candidato sindaco della coalizione dei moderati di centrodestra, Enrico de Cristofaro. “L’intera area – continua l’architetto aversano – deve essere a servizio della Città e del Tribunale di Napoli Nord la cui nascita ha avuto una ricaduta economica e sociale positiva. Adesso dobbiamo lavorare affinché questa sia sempre di più un’opportunità e non diventi un problema per l’intera comunità aversana”.