Aversa – Enrico De Cristofaro: un sindaco assediato. Assediato dai quindici consiglieri di maggioranza (ma anche da diversi primi non eletti) che vorrebbero trovare posto nell’esecutivo da varare o sulla poltrona di presidente del consiglio comunale. Come facilmente pronosticato immediatamente dopo la vittoria dell’architetto aversano, la circostanza di avere alle spalle non partiti politici, ma tutte liste civiche ha fatto sì che i quindici eletti (provenienti solo da cinque delle otto liste a supporto del nuovo primo cittadino: Forza Aversa, Noi Aversani, Aversa Futura, Aversa Domani e Alleanza per Aversa) si sentano tutti autorizzati a trattare in prima persona creando non poche difficoltà a De Cristofaro. Quest’ultimo, vistosi messo alle strette, considerando che in questa prima fase nessuno si metterebbe platealmente contro perché nessuno vuole andare subito a casa, potrebbe optare per una giunta tecnica o temporanea rinviando le spartizioni manuale Cencelli alla mano più in là, dopo che la maggioranza si sarà stabilizzata.
Delle otto liste civiche di ispirazione di centrodestra ad avere voce in capitolo sono e saranno solo le cinque, indicate in precedenza, che sono riuscite a portare propri rappresentanti in consiglio comunale. E già questa premessa non piace, ovviamente, ai rappresentanti delle tre liste escluse.
Intanto, impazza il toto presidente del Consiglio e il toto assessori. Alla prima poltrona sono in molti a dare per quasi certo l’ex Udc ed ex Fi Augusto Bisceglia, figlio d’arte con nonno omonimo e papà Carmine, entrambi sindaci democristiani nella prima repubblica, eletto in Forza Aversa (i dissidenti normanni di Forza Italia), che, in alternativa, non disdegnerebbe la carica di vice sindaco. Per quanto riguarda la giunta, se dovesse passare la linea degli equilibri dettati dai risultati elettorali, due assessorati per uno dovrebbero andare a Forza Aversa e Noi Aversani ed uno per Aversa Domani, Aversa Futura e Alleanza per Aversa.
Ci sono anche già i primi nomi. Alla poltrona di presidente del consiglio, oltre a Bisceglia, anelano anche l’ex assessore azzurro (oggi in Aversa Domani) Alfonso Oliva e i due consiglieri di Alleanza per Aversa Mario Tozzi e Isidoro Orabona. Per la carica di vicesindaco si ipotizza il nome di Paolo Galluccio, ex consigliere comunale, ex commissario cittadino azzurro, attuale portavoce di Forza Aversa. Per Oliva si ipotizza anche l’ingresso in giunta come per Gianpaolo Pisciotta e Nico Nobis di Noi Aversani.
Non si deve, poi, dimenticare che nell’esecutivo, in ossequio alle quote rosa, dovranno essere presenti almeno tre donne. Tra queste in pole position Carla Verde, prima dei non eletti in Alleanza per Aversa, moglie del presidente del consiglio di Teverola Gennaro Caserta. Ma l’ingresso di Verde in giunta metterebbe fuori gioco i suoi compagni di lista Tozzi e Orabona oltre che lo stesso ideatore della lista, Nicola de Chiara, già assessore alla cultura e vice sindaco con l’amministrazione guidata da Mimmo Ciaramella.
Dinanzi a questa situazione sembrano dissolversi le voci che volevano, in ossequio alle opposizioni, la poltrona di presidente concessa ad un esponente di quest’ultima, in particolare a Nicla Virgilio di Forza Italia che nel corso dell’ex amministrazione Sagliocco aveva ricoperto l’incarico di vicesindaco.