Aversa, de Cristofaro chiude in una piazza gremita: “Ecco la mia idea di città”

di Redazione

Aversa – “Ho sentito di dovermi impegnare in questo confronto elettorale quando è maturata in me con chiarezza un’idea di città diversa da quella in cui ero, anzi siamo, costretti a vivere. L’ho fatto con umiltà, consultandomi prima con la mia famiglia, che, qui, sento di ringraziare per avermi sostenuto pur avvertendo il rischio di riflessi sui ritmi familiari, e poi con i più stretti amici e collaboratori, che mi hanno confortato del loro sostegno”.

Così, tra gli applausi di una gremita piazza Municipio Enrico de Cristofaro ha chiuso la campagna elettorale. Circondato dai rappresentanti delle otto liste civiche a sostegno della sua coalizione, de Cristofaro ha spiegato la genesi della sua candidatura: “Vengo dal mondo del lavoro, da quello conquistato sul campo di una nobile professione, a quello più umile dei miei genitori, di cui vado orgoglioso per avermi educato ad avere senso della misura, equilibrio nelle scelte ed il dovere del rispetto degli altri. Con umiltà, perché consapevole della complessità, e per questo della onerosità dell’impegno. Ma con la serenità, che viene dalla certezza che nessuno voglia sottrarsi ad invertire, insieme a noi, il senso di marcia di questa città, in direzione di un futuro migliore, per noi ma innanzitutto per i nostri figli”.

Il candidato sindaco della coalizione dei moderati ha ricordato “i 192 candidati, che, in otto liste, condividono con me questo impegno ed ai quali va, in questo momento, la mia gratitudine per il conforto che mi danno con il loro entusiasmo. E non solo. Con essi sento il dovere di ringraziare tanti altri, persone singole, gruppi, movimenti ed associazioni che, ora, non mi hanno fatto mancare, e non me lo faranno mancare dopo il 5 giugno, il loro sostegno e le loro energie”. Non sono mancate anche qualche stoccata ai competitor: “Provocatori estranei al nostro patrimonio culturale e civile, venuti dall’esterno, orbi per livore di perdenti, confondono la nostra squadra come armata brancaleone, cercando, in tal modo, di trascinare questo confronto democratico nella palude della barbarie, che è il loro terreno di coltura. Noi non siamo avvezzi alla frequentazione di simili territori, siamo sinceri, puliti e leali, e pari sincerità, pulizia e lealtà avremmo voluto riscontrare nei nostri competitori, ma, purtroppo, non sempre è stato così. Abbiamo riscontrato solo in alcuni di essi la indispensabile onestà intellettuale per sedersi insieme a noi, intorno a tanti tavoli, e confrontare le nostre idee. Abbiamo, in tal modo, con questi, celebrato momenti di grande civiltà democratica che sconfessa ogni manifestazione retrograda e volgare di competizione politica, anche se, a volte, per eccessi di foga dialettica hanno causato inutili tensioni o provocazioni, da me, con deliberata forza, non raccolte. Nonostante ciò non abbiamo remore nel rivolgere ai nostri competitori un sincero “in bocca al lupo”.

E con queste parole, tra gli applausi di piazza Municipio è calato il silenzio sulla campagna elettorale di de Cristofaro.

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