Prosegue il viaggio tra i beni confiscati alla criminalità organizzata promosso dal Comitato don Peppe Diana e da Libera coordinamento provinciale di Caserta.
Martedì 28 giugno, alle 17, si riparte da Castel Volturno presso il Parco Allocca. All’interno della vasta area che comprende 34 ville confiscate e un laghetto artificiale, la rete del volontariato locale costituita dalle associazioni A.r.Ca., Jerry Essan Masslo, Centro Laila, Black and White, Work in Progress e Foro di Giano, promuove “Stare insieme per…”: un momento di riflessione, proposto da realtà che da anni esprimono la scelta coraggiosa di lavorare in rete, per confrontarsi e organizzarsi rispetto alle vecchie e nuove sfide del volontariato.
Verrà aperto un tavolo di concertazione sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, moderato da Mauro Baldascino dell’Osservatorio Provinciale sui beni confiscati e introdotto dal Coordinatore del Comitato don Peppe Diana, Valerio Taglione, e dal referente di Libera Caserta, Gianni Solino.
Previsti gli interventi di Camillo Cantelli, presidente del Centro Servizi per il Volontariato di Caserta, Elena Pera dell’associazione Arca, Peppe Pagano del Consorzio Nco, Luciano Angelo del Centro Laila, Saverio Diana dell’associazione Work in progress, di Padre Antonio Guarino dell’associazione Black and White. Sono inoltre stati invitati a partecipare i coordinatori degli ambiti C7 e C10, nonché i sindaci dei comuni di Castel Volturno, Frignano e San Cipriano d’Aversa.
In questa decima tappa della kermesse, realizzata interamente sui beni confiscati alle mafie, la rete di associazioni promotrici proporrà anche laboratori, mostre e spettacoli che renderanno visibili il lavoro svolto quotidianamente grazie alla scelta di impegnarsi in attività di volontariato.
Mercoledì 29 giugno, alle 18, la kermesse si sposta per l’undicesima tappa a Trentola Ducenta alla casa famiglia La Compagnia dei Felicioni, dove il giornalista di Avvenire Toni Mira modera un dibattito sul tema “Questa terra mi sta a cuore”. Interverranno Mauro Baldascino del Comitato don Peppe Diana, il procuratore di Benevento Giovanni Conzo e il presidente della Fondazione Polis Paolo Siani, fratello del giornalista de Il Mattino di Napoli, Giancarlo, ucciso il 23 settembre del 1985 dalla camorra.