Aversa – Un’occasione perduta da parte dei candidati alla carica di primo cittadino quella offerta loro dalla comunità social-associativa “Il Tesoro Sepolto” che proponeva una visita guidata della città nell’ambito del progetto attivato da mesi, battezzato “Alla scoperta del tesoro nascosto”, vale a dire delle bellezze artistiche e architettoniche di Aversa sconosciute ai più, finalizzando l’incontro con chi dovrà guidare la città allo sviluppo turistico di un settore che potrebbe offrire lavoro e guadagni grazie all’immenso patrimonio nascosto.
L’appuntamento, al quale avevano aderito i quattro candidati sindaco, era per le ore 11 del 1 giugno, in piazza Marconi, dove i due ciceroni-guida del gruppo, Domenico Napolitano, esperto in arte e storia dell’arte, Carmine Monaco, baritono di fama internazionale, avrebbero voluto presentare ai candidati il progetto redatto da un architetto di ristrutturazione della piazza finalizzato a fare riapparire l’originaria cinta muraria e i camminamenti oggi scomparso a causa della cementificazione.
Un desiderio rimasto a metà. In realtà, all’ora fissata l’unico candidato presente era Enrico De Cristofaro che, dopo avere atteso circa mezz’ora l’arrivo degli altri, che avevano annunciato un lieve ritardo, ha deciso di andare via, avendo impegni legati alla ormai imminente tornata elettorale. Poco dopo le ore 12 è arrivato Marco Villano che aveva comunicato il ritardo perché impegnato a Caserta con il ministro dell’Agricoltura. Mentre gli altri due candidati non hanno partecipato all’evento, vanificando lo scopo dell’iniziativa che, comunque, ha avuto come risultato quello di far conoscere ai partecipanti al giro turistico quello che resta della ricchezza storico-artistica di una zona della città in cui è nato il nucleo principale di Aversa.
Naturalmente, grazie alle dettagliate spiegazioni di Napolitano, è stato possibile toccare con mano quanta voglia vi sia di recuperare il valore storico, artistico e culturale di quella che fu la prima contea normanna della penisola e quanta voglia vi sia stata di edificare a tutti i costi, deturpando e cancellando quanto di bello possedeva Aversa, giustificando appieno la scelta degli organizzatori di battezzare l’iniziativa “Il tesoro sepolto”.