Mondragone – L’immondizia padrona della città. È questa la frase che viene in mente facendo un giro per il territorio mondragonese. Cumuli di immondizia dappertutto, in zona mare (viale Marechiaro, viale Europa), in centro (palazzi Cirio, via Savona…) e in periferia.
Proprio in periferia, ad esempio, salta immediatamente all’occhio le assurde condizioni in cui versa il raccordo stradale che unisce la via provinciale del Savone a quella che conduce al quartiere Fiero. E’ piena zeppa di rifiuti di ogni genere; sacchi di immondizia, ingombranti e materiali di risulta si susseguono senza soluzione di continuità, dando un’immagine della città che definire denigrante è davvero poco.
Eppure la zona è considerata, sia dal vecchio Piano Regolatore che dalle linee programmatiche del nuovo Piano Urbanistico, come una delle porte di ingresso della città.
Beh, in questo caso, la porta andrebbe di sicuro chiusa! L’Amministrazione Cennami/Schiappa non può nemmeno giustificarsi affermando che sia impegnata in altre problematiche cittadine, per cui non avrebbe il tempo necessario per la pulizia del luogo. Anzi – al contrario – è sufficiente spostarsi un po’ per la città per constatare l’incuria in cui versano le aree verdi o lo stato delle opere pubbliche incompiute, sospese o – addirittura – sequestrate. Insomma, è tutto un blocco delle attività che fanno somigliare Mondragone più ad una città con caratteristiche spettrali che non ad un territorio che si accinge a presentarsi al meglio in vista della nuova stagione turistica.
Il consigliere comunale Giuseppe Piazza