Parete – Ha conquistato la poltrona più importante del Municipio riuscendo a centrare un record. Mai nessuna lista era riuscita ad avere più di mille voti di vantaggio sulla seconda. Con la sua ‘Parete Città viva’ ha avuto l’incarico da parte della popolazione di governare il paese per i prossimi cinque anni e lunedì prossimo, con il primo consiglio comunale, avrà inizio la sua era politica.
Gino Pellegrino è già al lavoro per scrivere una pagina importante della storia di Parete: “La gente ha creduto nel nostro progetto ed ha deciso di puntare su di noi. Non mi aspettavo di vincere con un così ampio vantaggio ma questo porta ancora più responsabilità perché tutte le sezioni, e quindi tutta la città, ha voluto che fossi io a guidare il Municipio. E’ venuta meno anche l’appartenenza ai partiti visto che hanno vinto le idee, la credibilità, la concretezza e la reputazione”.
Il sindaco Pellegrino racconta il momento della gioia per la vittoria elettorale: “Ero a casa e con il cellulare mi arrivavano i dati di tutte le sezioni. Facevo le prime proiezioni e già dopo mille voti avevo un buon vantaggio. Sono andato quindi ai seggi ma mi sentivo tranquillo. Avevo capito di aver vinto e dovevo capire solo il distacco. Poi è arrivata anche la chiamata del sindaco uscente Raffaele Vitale che si è complimentato con me e mi ha augurato buon lavoro per i prossimi anni. E poi dopo poco abbiamo fatto partire la festa”.
Lunedì nella sala polifunzionale di piazza Berlinguer ci sarà la prima Assise dove sarà ufficializzata anche l’esecutivo. Ci sarà anche un assessore esterno: Paolo Nugnes. “Ci deve essere sempre una prima volta – ha continuato il sindaco Pellegrino – e si è impegnato attivamente per darci una mano in questa campagna elettorale. Non posso nascondere che doveva anche candidarsi e posso solamente dire che è una persona che può dare veramente tanto alla nostra città. Poi tutti gli altri assessori così come il vicesindaco sono tutti alla prima esperienza e hanno già idee innovative per dare un volto nuovo alla nostra Parete”.
Pellegrino annuncia, inoltre, che saranno assegnate le deleghe non solamente ai componenti della giunta ma anche a tutti i consiglieri comunali di maggioranza. E quindi la novità è che a metà mandato ci sarà un rimpasto di giunta. Sia vicesindaco che assessori saranno quindi ‘cambiati’ per dare spazio agli altri consiglieri. E, quindi, il sindaco svela pure altre figure importanti della sua amministrazione: “Il presidente del Consiglio, che sarà l’unico che ovviamente resterà per tutti i cinque anni, sarà Antonio Principato. Come capogruppo ho individuato Emiliano Pagano visto che ho bisogno di una persona competente e che conosca la politica. Poi tra due anni e mezzo potrà essere vicesindaco”.
Gli impegni del capo dell’esecutivo, Pellegrino, per i primi cento giorni della sua amministrazione: “Ci siamo già attivati per la procedura relativa ai pilastri e alle travi della scuola di via Brodolini che è in una condizione disastrosa. Impegneremo fondi comunali che già erano stati stanziati dall’amministrazione Vitale. E di questo dobbiamo darne atto. Ci sono 60mila euro per i lavori ma noi pensiamo servano anche meno. Poi trasferiremo il comando dei vigili urbani al Comune perché i locali in piazza Berlinguer non sono a norma e non sono il massimo della funzionalità. L’attuale comando dei caschi bianchi invece diventerà la casa delle associazioni. Ci sarà poi un parco per i cani nella villa comunale: delimiteremo un angolo nella zona dove è presente il campo da tennis così che i nostri amici a quattro zampe potranno finalmente entrare con i loro proprietari”.
E quindi l’argomento principale della campagna elettorale: la zona per gli insediamenti produttivi: “L’amministrazione uscente ha revocato un bando che poteva essere finanziato con l’accelerazione della spesa. Così non è stato. Ora siamo costretti a ripartire dall’inizio. Un progetto per la zona Pip già c’è visto che il Pua, il piano urbanistico attuativo, fu approvato dall’amministrazione Verrengia dove sono previsti 33 lotti, strade e infrastrutture. Si deve solamente rifare una perizia di stima per gli espropri. Da lì si ripartirà per il bando. Io penso solo una cosa: Parete ha bisogno di un tessuto economico anche per garantire entrate al Comune altrimenti tutte le imposte che servono per mantenere i servizi vanno a cadere sui cittadini. In questi 5 anni anche se iniziano solamente i lavori per il primo capannone per me sarà già un grande risultato. Questo deve essere un segnale positivo anche per garantire ai giovani di poter continuare a sognare”.