Sant’Arpino – Partecipazione, entusiasmo, risposte e sorprese. Sono stati questi gli elementi che hanno caratterizzato il quinto comizio di “Sant’Arpino al Centro” tenutosi lunedì sera in località Castellone. Tantissime le persone accorse nonostante il giorno feriale per ascoltare programmi e risposte degli uomini della coalizione guidata da Elpidio Maisto.
Ad aprire gli interventi è stato proprio il candidato sindaco che con determinazione e grinta ha respinto ai mittenti le solite, ed ormai ripetitive accuse, provenienti dai propri avversari che “evidentemente senza alcun programma, e soprattutto molto nervosi, visto che si stanno rendendo conto che i santarpinesi sono dalla nostra parte, si stanno caratterizzando solo per discorsi assurdi e nel dare patenti di legittimità che non gli spettano alla luce del proprio percorso politico personale”.
Subito dopo hanno preso la parola due delle due new entry di “Sant’Arpino al Centro”, l’avvocato Roberto Cariulo, e l’architetto Giuseppina Drea, che hanno illustrato alcuni dei punti salienti del programma coalizione soprattutto in tema di politiche sociali a sostegno della famiglie e delle fasce sociali più deboli.
Le risposte politiche agli avversari politici sono arrivate da Roberto Iavarone e dall’assessore uscente Salvatore Brasiello. Il primo ha ricordato come “Dell’Aversana pur aver governando per tre consiliature, e due con posizioni di particolare potere in quanto sindaco, si propone come il rinnovamento annunciando che il meglio lo darà e soprattutto lo metterà in campo nei prossimi 5 anni. Caro Peppe come mai tutto quello che stai promettendo non lo hai realizzato negli anni scorsi?”.
Ricca ed articolata e nei contenuti la risposta di Brasiello che si è concentrata sui due candidati sindaci delle liste avversarie. Partendo da Dell’Aversana “afflitto da sindachite, e che oggi, senza alcuna legittimazione, si permette di dare patenti di onorabilità e candidabilità ai nostri ragazzi, dimenticando la propria storia politica. Dell’Aversana parla di disantismo, senza ricordare di essere stato un convinto sostenitore dello stesso Di Santo. Dell’Aversana non ricorda, inoltre, di aver sostenuto un’esperienza molto simile e precedente a quella di Di Santo: quella di Angelo Brancaccio. Come è nello stile del personaggio adesso che l’ex sindaco di Orta di Atella non è in buone acque fa finta di non conoscerlo. La lista di Dell’Aversana si trincera dietro un perbenismo di facciata accusando Di Santo di usare metodi sudamericani, ma nello stesso tempo usa metodi ancora peggiori dell’ex sindaco, sfruttando un’associazione come la Caritas per distribuire pacchi alimentari in campagna elettorale. Lo stesso personaggio che parla della Iap e dimentica di dire che ha implorato per fare assumere da questa società una persona a lui molto vicina. Un modo di fare a cui è abituato da tempo. Guardate ad esempio il percorso della variante. Ad un certo punto c’è una curva pericolosa. Curva dovuta al fatto che il percorso se fosse stato linerare avrebbe reso meno appetibili alcuni terreni di congiunti di Dell’Aversana”. E l’assessore uscente ha ricordato tutti le incoerenze dei “candidati di Dell’Aversana che dopo essersi fatta le guerra fra di loro ora sono uno al fianco dell’altro. Mentono anche quando dicono di non voler chi ha sostenuto l’esperienza Di Santo, facendo finta di non ricordare di come Mimmo Iovinella abbia firmato documenti politici sostenendo le giunte guidate dai sindaci facenti funzioni Zullo e Fioratti”. Non sono mancate le accuse alla candidata di “Alleanza Democratica per Sant’Arpino”: Iolanda Boerio “strumento nelle mani di Di Santo, che se avesse avuto un minimo di lucidità politica avrebbe dovuto rifiutare la proposta dell’ex sindaco. Dal canto proprio Di Santo avrebbe dovuta fare una cosa sola: prendere atto che la sua esperienza politica è finita e fare altro nella vita”.
Dopo Brasiello ha preso la parola il consigliere uscente Angelo Lettera che parlando delle politiche da mettere in campo in ambito culturale ha introdotto l’intervento video di un imprenditore santarpinese da tempo operante in Gran Bretagna: il signor Possente, che salutando i cittadini santarpinesi ha annunciato “di aver preso contatti con importanti tour operator inglesi che valorizzeranno l’importante patrimonio culturale ed archeologico atellano”.